Le Acli di Roma e provincia hanno presentato, presso la sala convegni Ex Falegnameria dell’Opera Don Guanella, i risultati del progetto “Made in Mediterraneo 2.0”, realizzato con il sostegno della Fondazione Roma e dedicato alla valorizzazione dell’artigianato. L’iniziativa ha visto l’inserimento di giovani apprendisti all’interno di cinque botteghe storiche romane – specializzate in restauro di libri antichi, opere d’arte, mobili, cappelli e falegnameria – con l’obiettivo di coniugare tradizione e innovazione, favorire il trasferimento di competenze e offrire opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Lidia Borzì, vicepresidente delegata Acli di Roma, Franco Parasassi, presidente della Fondazione Roma, don Fabio Lorenzetti, Superiore dell’Opera Don Guanella, Micol Grasselli, consigliere Regione Lazio, Claudio Bianchi, coordinatore scientifico del progetto, Francesco Pappalardo, referente “Made in Mediterraneo 2.0” e delegato alla disabilità delle Acli di Roma, e Michelangelo Melchionno, presidente Cna Lazio. “Con quasi 4mila imprese artigiane scomparse negli ultimi cinque anni – ha sottolineato Borzì – è indispensabile accendere i riflettori su questo comparto e rafforzare la rete tra giovani, imprese e istituzioni”. Parasassi ha ribadito l’impegno della Fondazione Roma nel “sostenere iniziative che uniscono inclusione sociale, valorizzazione del patrimonio culturale e opportunità concrete per i giovani, restituendo dignità e futuro all’artigianato”.