Scuola: Cbm Italia, con “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità” per promuovere classi inclusive

(Foto Cbm Italia)

All’inizio del nuovo anno scolastico Cbm Italia – organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità in Italia e nel mondo – rinnova il suo impegno all’interno della scuola con il progetto educativo “Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”, che si propone di promuovere la cultura dell’inclusione a partire dal linguaggio, sostenere i diritti delle persone con disabilità e costruire classi inclusive.
Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, famiglie, contesti extrascolastici come associazioni, enti, istituzioni culturali, università e chiunque desideri approfondire il tema della disabilità, il progetto è giunto alla sua terza edizione e parte sempre dalle stesse fondamenta: la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Una classe inclusiva è un ambiente in cui studenti e studentesse, con e senza disabilità, si sentono accolti, ascoltati e valorizzati, dove l’insegnante facilita il dialogo e la collaborazione, l’aula si trasforma in base alle diverse esigenze e i banchi diventano isole per facilitare l’interazione. Per favorire la nascita di una classe inclusiva, esistono strumenti che aiutano a creare quel clima sereno in classe, basato su rispetto, fiducia e accettazione delle differenze. Sono per esempio il circle time, che stimola l’espressione emotiva; il cooperative learning, che incoraggia il lavoro di gruppo; il peer tutoring, basato sul sostegno tra pari.
Queste metodologie sono raccontate da “Cambiamo sguardo” nel modulo dedicato alla didattica inclusiva sotto forma di video lezione (della durata di 20 minuti). Oltre a questa sezione, la formazione online del progetto propone anche moduli sul linguaggio inclusivo, la Convenzione Onu e l’Agenda 2030.
La seconda parte di “Cambiamo sguardo” è invece composta dal kit operativo, ovvero attività didattiche, giochi e laboratori che favoriscono il confronto e la partecipazione consapevole di tutti, la riflessione sulle diseguaglianze, il parlare di disabilità con naturalezza e rispetto.
Per la sua natura digitale, “Cambiamo sguardo” è strutturato in modo da poter essere svolto in qualsiasi momento dell’anno e in autonomia. Bisognerà attendere invece la primavera per partecipare al nuovo ciclo di workshop che vede tra le protagoniste Marina Cuollo, scrittrice e consulente di D&I (Diversity & Inclusion), che accompagna i partecipanti tra le diverse forme di accessibilità, da quella digitale a quella fisica; e Anna Rossi, presidente dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Milano, che affronta il tema dell’autonomia delle persone con disabilità, dal diritto allo sport e al tempo libero, alla scelta di come organizzare la propria quotidianità.
“Contribuire alla costruzione di una società più equa e consapevole è alla base del progetto di Cbm Italia nelle scuole: con ‘Cambiamo sguardo’ vogliamo coinvolgere studenti e studentesse a riflettere sulle parole, a mettersi nei panni dell’altro, a cambiare punto di vista, per rendere la classe, ma non solo, un luogo accogliente in cui ciascuno – con e senza disabilità – possa partecipare attivamente e sviluppare le proprie potenzialità”, commenta Massimo Maggio, direttore di Cbm Italia.
Info: www.cbmitalia.org/cambiamo-sguardo, scuola@cbmitalia.org.

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