Parlamento Ue: resi noti i candidati al Premio Sacharov. Attivisti dei diritti umani, giornalisti, manifestanti. C’è persino Charlie Kirk

È stato stilato oggi l’elenco dei candidati al Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2025, il più alto riconoscimento europeo per l’impegno e il lavoro a favore dei diritti umani. I nomi proposti vanno da Mzia Amaglobeli e il movimento di protesta pro-democrazia in Georgia (indicati dall’eurodeputata Rasa Juknevičienė e da altri 60 eurodeputati) a Budapest Pride (scelta del gruppo Verdi e da un gruppo di eurodeputati), dai giornalisti e operatori umanitari nelle aree di conflitto, rappresentati dall’Associazione della stampa palestinese, dalla Mezzaluna Rossa palestinese e dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (su indicazione del gruppo dei Socialisti e democratici), ai giornalisti in Palestina (Hamza e Wael Al-Dahdouh, Plestia Alaqad, Shireen Abu Akleh, Ain Media – in onore di Yasser Murtaja e Roshdi Sarraj), nominati dalla Sinistra. Nell’elenco c’è anche, come riconoscimento postumo, l’americano Charlie Kirk, nominato dal gruppo Europa delle Nazioni sovrane e poi Andrzej Poczobut, attivista politico e giornalista polacco-bielorusso, oggi prigioniero politico, nominato dai gruppi Partito popolare e Conservatori. I Patrioti per l’Europa hanno nominato Boualem Sansal, scrittore algerino, mentre per il gruppo Renew Europe a meritare il premio sono gli studenti serbi. Le candidature saranno valutate in una riunione congiunta della Commissione affari esteri, della Sottocommissione diritti umani e della Commissione sviluppo. Con una votazione saranno indicati i tre finalisti da cui la Conferenza dei presidenti sceglierà il vincitore, che sarà annunciato a ottobre e insignito nella sessione plenaria di dicembre del Parlamento a Strasburgo.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi