Prende il via domani a Torano (RI) la missione popolare dei Missionari Vincenziani italiani che si aprirà con la messa presieduta nella chiesa parrocchiale dal vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna e con il rito del mandato ai missionari. La Missione popolare è il tratto caratteristico dell’esperienza carismatica Vincenziana e si ricollega agli inizi dell’azione di Vincenzo de’ Paoli nei villaggi e nelle campagne. Le missioni dedicate al popolo, specialmente alle comunità rurali e ai poveri, mirano a ravvivare la fede attraverso la predicazione e il servizio. La Missione popolare è il segno distintivo del ministero Vincenziano che include anche la formazione del clero e dei laici e l’impegno a rimuovere le cause della povertà. “La Missione popolare si sviluppa nei territori, con visite domiciliari agli ammalati, alle scuole, ai giovani, la predicazione, le catechesi, piccoli cenacoli di confronto nelle case sulla Parola di Dio che chiamiamo centri di ascolto” spiega padre Valerio Di Trapani, responsabile della Provincia d’Italia: “la formula che noi tracciamo come missione popolare, che condensa in dieci giorni tantissime attività, ha l’obiettivo di animare la comunità parrocchiale affinché possa rivolgere la propria attenzione, con coraggio, verso il territorio; in altri termini serve per sviluppare una “Chiesa in uscita”, come amava dire Papa Francesco. La missione popolare è il frutto maturo della Tre Giorni con Maria”. La missione a Torano, che durerà però solo una settimana, proseguirà nei giorni successivi con più eventi fra cui ricordiamo gli incontri con le scuole, con i giovani, le coppie di sposi, gli anziani. Padre Claudio Farroni animerà insieme a padre Valerio Evangelisti, la missione popolare a Torano. “La missione di Torano è una ‘missione fondata’ nel senso che c’è una fondazione, in genere ogni cinque anni si fa la missione popolare”, spiega padre Ferroni, che ricorda l’attenzione del parroco don Mario Mandarini per la missione popolare, “una boccata di aria fresca per tutta la parrocchia”. Padre Farroni sottolinea che da questa parrocchia, pur non essendo molto grande, provengono più missionari Vincenziani e che per via del Covid sono passati circa dieci anni dall’ultima missione ma che qualche anno fa la statua della Madonna ha fatto qui tappa con la “Tre giorni con Maria”. “Faremo centri di ascolto, incontri con bambini di elementari e medie, un paio con i giovani, un paio con gli sposi e un paio anche con gli anziani, qualche celebrazione comunitaria al cimitero, il lunedì 15 che è anche la Madonna Addolorata” spiega il religioso: “Domenica invece iniziamo con la festa della esaltazione della Santa Croce. Ci sarà una messa finale con rinnovo delle promesse matrimoniali, una messa anche con gli anziani infermi a cui si amministrerà il sacramento dell’unzione degli infermi. Ci sarà un rosario meditato, l’Adorazione che fa abitualmente il parroco il giovedì e noi faremo qualche riflessione legata alla nostra presenza”. La missione si concluderà domenica 21 settembre.