È prevista per domani alle 10, nella cattedrale di Lucca, la presentazione pubblica del Volto Santo restaurato con intervento di alcuni esperti che descriveranno le operazioni, rese necessarie dal degrado della statua, svolte in questi anni. Alle 10.30 l’arcivescovo di Lucca, mons. Paolo Giulietti, presiederà una preghiera che terminerà con la benedizione della sacra effigie simbolo della Chiesa e della città di Lucca. In serata i Primi Vespri alle 18, sempre in cattedrale presieduti dal presule lucchese. Seguirà in zona S. Frediano il raduno delle rappresentanze che partecipano nella prima parte della Luminara, quella religiosa. Alle 20 sul sagrato della basilica di S. Frediano la preghiera d’inizio della Luminara. Al termine, in cattedrale, tutti potranno rendere omaggio al Volto Santo, che sarà visibile all’interno del laboratorio di restauro. Seguiranno una breve allocuzione dell’arcivescovo, canti da parte di tutte le corali presenti e la liturgia conclusiva. Tutto si conclude con il Mottettone. Quest’anno sarà eseguito il “Mottettone delle campane” di mons. Emilio Maggini, riproposto in quanto si tratta di una composizione “oltremodo gioiosa e con un tema molto popolare: si addice dunque all’anno giubilare, che richiama ad essere pellegrini di speranza”, spiega la diocesi aggiungendo che è un mottettone classico, in tre tempi: il primo allegro “Acclamate al Signore voi tutti della terra”, cui segue un brevissimo adagio di meditazione “Perché egli è buono è buono nel Signore lodatelo per sempre”, per concludersi poi sul tema delle campane per la fuga finale dell’Alleluia. Sarà eseguito dalla Cappella Santa Cecilia assieme al Coro del Duomo di Castelnuovo di Garfagnana, per un totale di 70 coristi. Domenica alle 10.30 messa pontificale presieduta da mons. Giulietti. Per l’occasione è uscito il volume di Fabrizio Guidotti “Salve Crux. Il ‘mottettone’ di Santa Croce nella tradizione musicale lucchese” che accompagna, in un viaggio inedito nella storia di quella composizione musicale che risuona ogni anno al termine della Luminara, nella Cattedrale di Lucca. Il volume, realizzato da Ente Cattedrale di San Martino grazie alla curatela di Maria Pacini Fazzi editore, è già in libreria e racconta per la prima volta Lucca, da una specifica prospettiva storico-musicale. È datato 1753 il primo Mottettone conosciuto, opera di Giacomo Puccini Senior, capostipite dell’omonima dinastia musicale, prima opera censita nella ricostruzione cronologica che ci accompagna fino ad oggi e che conclude il ricco percorso della ricerca. “È particolarmente interessante e opportuna l’opera di sistematica ricerca condotta sulle origini, le caratteristiche e l’evoluzione del mottettone – scrive mons. Giulietti presentando il volume – con la speciale attenzione prestata al contesto culturale, politico ed ecclesiale in cui tale tradizione è nata e si è sviluppata. Vedere cosa abbia rappresentato per Lucca la composizione e l’esecuzione del mottettone e le modalità con le quali esso è stato realizzato risulta illuminante per immaginare cosa potrà essere in futuro, nel contesto di una Chiesa e una società molto diverse e in veloce cambiamento. La centralità dell’evento musicale rispetto alla celebrazione della grande festa di Santa Croce era infatti molto chiara in passato, mentre oggi ha certamente bisogno di una consistente opera di risignificazione; la quale, d’altra parte, è stata operata diverse volte nel corso della plurisecolare vicenda di questa composizione”.