La sinodalità non è “un metodo pastorale, ma uno stile di Chiesa, di ascolto e di comune ricerca della missione a cui siamo chiamati”. Lo ha spiegato il Papa, al termine del suo discorso ai vescovi di nuova nomina nell’Aula del Sinodo, la mattina di ieri. “Siate costruttori di ponti”, ha continuato, secondo quanto riferisce oggi la Sala Stampa della Santa Sede: li ha esortati a “valorizzare il ruolo e l’integrazione dei laici nella vita della Chiesa e a servire la pace disarmata e disarmante”, perché “la pace è una sfida per tutti!”. Infine, prima di rispondere ad alcune domande, Leone XIV ha esortato tutti ad affrontare con prontezza le questioni che riguardano “comportamenti inappropriati da parte del clero”: “non possono essere messi in un cassetto, vanno affrontati, con senso di misericordia e vera giustizia, verso le vittime e verso gli accusati” e ha ringraziato i nuovi vescovi di aver accettato il ministero: “Prego per voi, la Chiesa apprezza il vostro sì, non siete soli, portiamo insieme il peso e annunciamo insieme il Vangelo di Gesù Cristo”.