Leone XIV: Veglia di Pentecoste, “non molte missioni, ma un’unica missione, non introversi e litigiosi, ma estroversi e luminosi”

“In questa vigilia di Pentecoste siamo profondamente coinvolti dalla prossimità di Dio, dal suo Spirito che unisce le nostre storie a quella di Gesù. Siamo coinvolti, cioè, nelle cose nuove che Dio fa, perché la sua volontà di vita si realizzi e prevalga sulle volontà di morte”. Così il Papa ha iniziato l’omelia della Veglia di Pentecoste, presieduta in piazza San Pietro in occasione del Giubileo dei movimenti, delle associazioni e delle nuove comunità. “Sentiamo qui il profumo del Crisma con cui è stata segnata anche la nostra fronte”, le parole di Leone XIV alla piazza, davanti a 70mila persone. “Il Battesimo e la Confermazione ci hanno uniti alla missione trasformatrice di Gesù, al Regno di Dio”, ha ricordato il Pontefice: “Come l’amore ci rende familiare il profumo di una persona cara, così riconosciamo stasera l’uno nell’altro il profumo di Cristo. È un mistero che ci stupisce e ci fa pensare”. “A Pentecoste Maria, gli Apostoli, le discepole e i discepoli che erano con loro furono investiti da uno Spirito di unità, che radicava per sempre nell’unico Signore Gesù Cristo le loro diversità”, ha proseguito il Papa: “Non molte missioni, ma un’unica missione. Non introversi e litigiosi, ma estroversi e luminosi”.

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