Diocesi: Caritas Pescia, raccolta fondi per contrastare l’emergenza abitativa. Mons. Tardelli, “sentiamoci tutti impegnati nel sostegno concreto a famiglie in difficoltà”

Per la Quaresima 2025, la Caritas diocesana di Pescia come ogni anno promuove una raccolta caritatevole appellandosi a tutte le parrocchie e ad ogni persona di buona volontà. Focus di questa raccolta – viene spiegato in un comunicato – è l’emergenza casa, bene primario di ogni famiglia, bene sociale che negli ultimi tempi sta per troppe persone diventando un miraggio; tali sono i preoccupanti segnali che giungono dai vari punti della rete Caritas sul territorio diocesano.
“Si rileva – osserva la Caritas diocesana – una crescente difficoltà a trovare case o appartamenti in affitto e questo riguarda famiglie o persone che possono contare su un unico reddito così come i casi di anziani che non riescono a fare quadrare i loro bilanci. Si aggiunge pure una certa diffidenza di molti proprietari a mettere in affitto le case sfitte. Persistono anche situazioni di ‘bassa soglia’ ovvero casi di persone che trovandosi in difficoltà economiche (senza reddito o con reddito insufficiente) vengono per alcuni periodi alloggiate presso strutture ricettive del territorio, disposte a collaborare, per quanto possibile, a lenire questa emergenza”. “Su questo scenario non proprio incoraggiante, si stagliano anche luci di speranza”, proseguono dalla Caritas, evidenziando che “ci sono sul territorio alcune strutture di accoglienza. La formula è quella del ‘co-housing’, modello abitativo collaborativo. Più persone o famiglie vivono in una casa o in un appartamento progettato per favorire la condivisione di spazi e servizi. Questo modello promuove stili di vita più economici grazie alla condivisione di risorse. Il cohousing può essere adottato da varie fasce di popolazione tra cui giovani, anziani, famiglie. Caritas sostiene tre realtà sul territorio valdinievolino: due a Montecatini e uno a Pescia. Le persone accolte sono ad oggi nove. Uomini soli autosufficienti e donne sole autosufficienti”.
“L’appello che Caritas diocesana, tramite la rete delle parrocchie, rivolge” – viene sottolineato – “non vuole essere quindi una mera raccolta di fondi per una elemosina. Le finalità sono mirate a sostenere famiglie, singole persone e a favorire progetti di coabitazione e di cohousing che possano ridare dignità a persone che vivono una fase di difficoltà”. Per il vescovo Fausto Tardelli, “la campagna di solidarietà proposta dalla Caritas diocesana per questa Quaresima ci deve vedere impegnati tutti quanti come Chiesa pesciatina. È un’iniziativa ecclesiale corale che coinvolge tutte le parrocchie, le associazioni, i gruppi. Ci dobbiamo sentire uniti in quest’opera, sotto la guida del vescovo e con la partecipazione più ampia possibile per un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà per la casa”.

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