Haiti: Unicef, in un anno aumento del 1.000% delle violenze sessuali contro i bambini

“Uno sconcertante aumento del 1.000 per cento delle violenze sessuali contro i bambini ad Haiti ha trasformato i loro corpi in campi di battaglia. L’aumento di 10 volte, registrato dal 2023 all’anno scorso, è dovuto al fatto che i gruppi armati infliggono orrori inimmaginabili ai bambini. I gruppi armati adesso controllano l’85% di Port-au-Prince, un caso stupefacente di insicurezza in una capitale”. Lo denuncia oggi James Elder, portavoce dell’Unicef. “Solo lo scorso anno, il reclutamento di bambini nei gruppi armati è aumentato del 70%”, sottolinea, aggiungendo che “attualmente, fino alla metà dei membri dei gruppi armati è costituita da bambini, alcuni dei quali hanno anche otto anni. Molti vengono presi con la forza. Altri sono manipolati o spinti dall’estrema povertà. È un ciclo letale: I bambini vengono reclutati nei gruppi che alimentano la loro stessa sofferenza”. “Ad Haiti la sofferenza è immensa”, il grido d’allarme di Elder: “1,2 milioni di bambini vivono sotto la costante minaccia di violenza armata. I servizi essenziali sono collassati. Gli ospedali sovraffollati. Più della metà delle strutture sanitarie di Haiti manca di attrezzature e medicinali per curare i bambini in emergenza”. “Campi da gioco, scuole e case – spiega – si sono trasformati in campi di battaglia, costringendo molte famiglie a fuggire. Più di 500.000 bambini sono stati sfollati. Si stima che quest’anno 3 milioni avranno bisogno di assistenza umanitaria urgente. Più di 1,5 milioni di bambini e insegnanti sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole”. “Eppure, gli haitiani si rifiutano di arrendersi di fronte alla crisi”, assicura Elder, ricordando che “grazie ai suoi partner, l’Unicef ha creato 32 spazi sicuri mobili per prevenire e rispondere alla violenza di genere; ha impiegato più di 380 operatori sanitari in 105 istituzioni; ha aiutato con assistenza diretta in denaro quasi 30.000 famiglie e ha curato più di 80.000 bambini per deperimento moderato e grave”. Il portavoce dell’Unicef evidenzia che “i programmi che rispondono ai bisogni dei bambini possono interrompere i cicli di violenza e ridurre il rischio che diventino autori o vittime. Nonostante ciò, l’appello dell’Unicef di Haiti per il finanziamento d’emergenza 2024, pari a 221,4 milioni di dollari, è stato sottofinanziato del 72%”. “Questo dato è in netto contrasto con l’urgente necessità di istruzione, protezione e opportunità di sviluppo per evitare che i bambini siano coinvolti nella violenza. Senza questi sforzi – conclude Elder –, la violenza continuerà a consumare le generazioni future”.

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