Giubileo 2025: mons. Lovignana (Aosta), “se vogliamo aprirci alla grazia della conversione, dovremo necessariamente affrontare qualche lotta interiore”

Il Giubileo 2025 è stato inaugurato ufficialmente il 24 dicembre con il rito di apertura della Porta Santa della basilica papale di San Pietro da parte di Papa Francesco che, a seguire, ha presieduto la messa nella notte del Natale del Signore. Anche per la diocesi di Aosta, la celebrazione di apertura del Giubileo, presieduta dal vescovo Franco Lovignana, avverrà il 29 dicembre alle 14.30 con inizio dalla collegiata dei Santi Pietro e Orso. Seguiranno la processione verso la cattedrale di Aosta e la celebrazione eucaristica. Nell’occasione del Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza”, indetto da Papa Francesco attraverso la Bolla “Spes non Confundit”, il presule  accompagna la riflessione attraverso una lettera, consegnata l’8 dicembre nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nella quale indica tre segni di speranza.
Il primo è “l’attenzione delle nostre comunità alle giovani famiglie” che si traduce in molti modi: “Mettere in valore la bellezza della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio e alimentata dalla fede nella presenza di Dio, dalla condivisione della preghiera domestica, dell’Eucaristia domenicale e della carità verso i piccoli e i poveri”; creare una rete che permetta alle famiglie di sostenersi e confrontarsi diventando protagoniste di percorsi pastorali semplici e adatti alle loro esigenze”; “trovare il modo, discreto ed efficace, di aiutare le famiglie in difficoltà relazionali (ascolto, accompagnamento…) o materiali (casa, risorse economiche, lavoro, aiuto per gli impegni dei figli…)”. Il secondo è “l’attenzione delle nostre comunità e di tutta la società civile ai giovani. Dobbiamo lavorare per prevenire in ogni modo il mal di vivere che a volte colpisce i più giovani tra noi”. Il terzo è “la scelta personale di un percorso giubilare di perdono. Tutti abbiamo qualche relazione malata, bisognosa di guarigione. La grazia giubilare del perdono dei peccati apra cuore e mente a perdonare”.
“Iniziando nel cuore il pellegrinaggio giubilare sappiamo bene – ha scritto mons. Lovignana – che non si tratterà di una passeggiata. Se davvero vogliamo aprirci alla grazia della conversione per ritrovare la gioia della vita e lasciarci guidare alla speranza, dovremo necessariamente affrontare qualche lotta interiore”.

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