Natale: mons. D’Angelo (L’Aquila), “evento di grazia per ri-orientare la vita, come il Giubileo”

“La festa del Natale richiama il tema della luce, infatti facciamo memoria della nascita di Gesù, evento che illumina tutta l’umanità, dono dell’amore del Padre, offerto al cuore dell’uomo”. Sono le prime parole del messaggio che mons. Antonio D’Angelo, arcivescovo di L’Aquila, rivolge alla comunità diocesana in vista del Natale. “L’esistenza umana è un pellegrinaggio, un cammino orientato a un obiettivo senza il quale si è vagabondi, sempre in cerca di qualcosa di indefinito e di insoddisfacente. Invece chi ha un traguardo da raggiungere non si arrende, ma con tenacia affronta il cammino pregustando già la meta. […] Ognuno desidera vivere nella pace e in armonia con se stesso e con gli altri. Per raggiungere tale meta, di pace e di pienezza di vita, è necessario saper accogliere il dono che Dio mette nelle nostre mani. Da soli, infatti, non arriveremo mai alla vera gioia”. Più avanti: “Il Natale è memoria di questo evento di luce e di speranza, non come esperienza del passato ma ancora viva nel presente. La nascita di Gesù ha segnato la storia dell’umanità, infatti il suo Vangelo è parola di verità a cui ogni uomo può riferirsi e trovare un vero e sano orientamento di vita”.
“Dalla grotta di Betlemme ancora una volta ci viene proclamata la parola che rigenera il cuore dell’uomo e dell’umanità intera. Gesù dona la parola dell’amore del Padre, parola che risponde all’anelito di vita che abita il cuore della persona. Allora la speranza non è qualcosa di vago o indefinito, proiettando o rimandando al futuro qualcosa che si dovrà realizzare o accadere, ma un presente che tocca profondamente e integralmente il quotidiano dell’uomo, nelle sue luci e nelle sue ombre, perché già ora si costruisce il domani a partire dalla consapevolezza di essere innestati nel mistero dell’amore di Dio”.
Aggiunge: “L’anno giubilare che ci apprestiamo a celebrare è grazia: un tempo prezioso per poter rifocalizzare il senso della vita. Il significato del giubileo è proprio quello di fare una sosta, riprendere fiato nel cammino della vita, rigenerarsi per continuare il pellegrinaggio della vita con maggiore chiarezza e serenità, avendo una meta ben definita”.

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