Diocesi: Savona, domani la colletta d’Avvento per il progetto “Corridoi umanitari”

Domani, terza domenica di Avvento, nelle parrocchie della diocesi di Savona-Noli sarà possibile sostenere con una raccolta fondi il progetto “Corridoi umanitari” per l’accoglienza, anche in diocesi, di donne, uomini e bambini stranieri in situazioni di pericolo, spesso in fuga da molti anni, rifugiatisi nei campi profughi di Paesi limitrofi a quelli di appartenenza. Una forma di intervento che è molto più di un modo sicuro e dignitoso per fuggire da contesti difficili. A dicembre 2023 grazie alla Caritas diocesana e alle parrocchie Nostra Stella Maris, nella frazione Capo di Albisola Superiore, e San Giovanni Battista di Finale Ligure Marina sono giunte a Savona cinque persone di etnia hazara in fuga dall’Afghanistan. A febbraio un familiare le ha raggiunte con un secondo viaggio. Gli ospiti sono stati accolti in due alloggi messi a disposizione dalle parrocchie e da privati. Le comunità parrocchiali si sono attivate prontamente nell’accoglienza e nell’accompagnamento delle persone nelle piccole necessità di ogni giorno. “Quest’anno di lavoro insieme è stato l’occasione per sperimentare un’accoglienza fatta di piccole e grandi cose, dall’imparare la lingua italiana e il modo di comunicare al fare la spesa, dal provare a far riconoscere i titoli scolastici al trovare opportunità lavorative, dal sognare il proprio futuro ad accompagnare gli accolti nella fatica tra aspettativa e realtà di una nuova vita in Italia”, sottolinea la Caritas diocesana: “sono stati coinvolti volontari e volontarie che hanno messo a disposizione il loro tempo e soprattutto la loro capacità di farsi fermento della comunità: a loro deve andare il nostro grazie per essersi fatti precursori e testimoni di un futuro di accoglienza e integrazione che vogliamo sperimentare fin da oggi”. “È trascorso un anno dall’arrivo di questi stranieri nel nostro territorio. Troppo poco per costruire un futuro di autonomia e autodeterminazione. Le persone accolte – aggiunge Caritas – hanno bisogno di tempi più distesi, soprattutto per porre basi davvero solide su cui progettare il loro futuro per gli anni a venire. Per questo motivo si è pensato di proporre per la raccolta di Avvento il sostegno al progetto”.

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