Unione europea: Comitato economico e sociale, “diritto alla casa sia sancito dal diritto primario dell’Ue”

“Il diritto a un alloggio dignitoso, sostenibile e a prezzi accessibili deve essere ufficialmente sancito dal diritto primario dell’Ue”: lo si legge nel documento “Per un piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili – il contributo della società civile”, il parere adottato in plenaria dal Comitato economico e sociale europeo (Cese). L’organismo europeo ha lavorato in questi mesi sul tema della crisi abitativa elaborando un documento che, su invito della presidenza danese, raccogliere i contributi della società civile al piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili. Per far fronte alla carenza di alloggi sostenibili e a prezzi accessibili, c’è l’urgente necessità di “un approccio coordinato a livello dell’Ue che rispetti il principio di sussidiarietà, in quanto le politiche sulla casa rimangono sostanzialmente di competenza degli Stati membri”. È necessario, inoltre riformare le norme in materia di aiuti di Stato per consentire un accesso più ampio agli alloggi sociali: l’attuale definizione di servizio di interesse economico generale (Sieg) oggi esclude i nuclei a medio reddito e i lavoratori essenziali che stanno generando un aumento della domanda. Secondo il Cese serve anche un’iniziativa coordinata con gli Stati membri per regolamentare gli affitti a breve termine e porre termine agli investimenti speculativi e all’evasione fiscale. Secondo il commissario per l’edilizia abitativa Dan Jørgensen che ieri ha partecipato al dibattito, “se vogliamo un’Europa più equa, più competitiva e realmente autonoma, è essenziale che tutti i cittadini abbiano accesso ad alloggi dignitosi, sostenibili ed economicamente accessibili”.

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