Diocesi: Caltanissetta, tavola rotonda sul problema idrico nel territorio. Mons. Russotto, “servono scelte coraggiose”

(Foto Diocesi di Caltanissetta)

Si è tenuto ieri a Caltanissetta il convegno “Acqua: una soluzione definitiva”, presso l’auditorium del seminario vescovile, promosso dalla diocesi di Caltanissetta in seno al suo Consiglio presbiterale e al Consiglio pastorale, a cui sono state invitate istituzioni politiche, civili e sociali per confrontarsi insieme su un tema dell’acqua. Il convegno “ha visto una prima parte dedicata alla narrazione della nostra realtà locale in relazione alla situazione idrica, nei suoi sistemi di approvvigionamento e ridistribuzione e soprattutto nelle sue difficoltà, grazie ad interventi dei tecnici e dei relatori presenti, per poi svilupparsi nei possibili percorsi risolutivi da intraprendere”, spiega un comunicato. Fabio Salvatore Corvo, presidente regionale dell’Ordine degli ingegneri, “sottolineava come debbano essere i criteri di solidarietà a guidare l’equa distribuzione dell’acqua, come già previsto dalla legge Galli, ma mai veramente attuata”. Il presidente regionale dell’Ordine dei geologi, Paolo Mozzicato, ha parlato di “quadro inquietante di tutto il sistema”, un sistema non adeguato ai tempi: Caltanissetta, come tutta la Sicilia, “è fortemente in ritardo. Occorre allora un approccio diverso, anche dal punto di vista politico, non guardando solo all’emergenza, al tutto e subito delle risposte tampone alle crisi che si susseguono, ma iniziare un serio processo di programmazione per risolvere i problemi”. Sulla stessa linea il geologo Marcello Frangiamone che ha ulteriormente messo in evidenza come il territorio di Caltanissetta, privo di propri bacini idrici, debba dipendere da altri ambiti territoriali per coprire il suo grande fabbisogno idrico. A chiudere il quadro Fiorella Falci con l’invito a “costruire risposte concrete per una soluzione definitiva”, pur con le sue sfide e la consapevolezza dei tempi necessari per poter risolvere l’annoso problema dell’acqua. Prima soluzione fra tutte allora quella di completare la “grande incompiuta”, la diga Blufi.
Il vescovo, mons. Mario Russotto, ha espresso gratitudine per la presenza e la disponibilità dei convenuti, sottolineando che “questo non è solo un momento di riflessione, ma un patto di corresponsabilità per il futuro della nostra terra. La crisi idrica non può più essere affrontata con logiche emergenziali, ma con scelte coraggiose, trasparenti e condivise”. Il vescovo ha, altresì, rinnovato l’impegno della diocesi per promuovere altri incontri e la disponibilità a partecipare a tavola tecnici per poter insieme divenire a questa soluzione al problema acqua che sia davvero definitiva.

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