“Il vostro papà, Diogo, è stato battezzato quasi due mesi dopo la nascita. E vostro zio André, esattamente un mese dopo. Questo perché i vostri nonni, gente semplice ma di fede, hanno voluto inserirli in questa vita nuova di Gesù. E Diogo e André, in piena libertà, hanno voluto anche assumere questa fede”. Così mons. Manuel Linda, vescovo di Porto, si è rivolto ai figli e nipoti di Diogo Jota e André Silva durante l’omelia dei funerali dei due uomini, morti insieme in un incidente stradale. Il vescovo ha ricordato: “Vostro padre si è sposato in chiesa cattolica a Nossa Senhora da Lapa, a Porto, undici giorni prima di morire, e vostro zio è stato cresimato nella cattedrale di Porto nel 2017”. Li ha definiti “persone straordinarie, serie e responsabili, salite nella vita grazie al loro impegno, senza risparmiarsi sacrifici, sempre rispettosi degli altri”. Quindi, mons. Linda ha concluso: “La Chiesa ama lo sport, perché costruisce ponti tra persone diverse. Se praticato con etica, lo sport promuove disciplina, lavoro di squadra, rispetto e pace”.