Dipendenze: Ceis Treviso, incontrati 335 studenti degli istituti superiori della Marca per sensibilizzare sul problema del gioco d’azzardo patologico

(Foto Ceis)

Continua l’attività di sensibilizzazione nei confronti delle dipendenze portata avanti da Ceis Treviso. Anche per l’anno scolastico 2024/2025, infatti, la cooperativa di viale Fellisent, da più di 40 anni impegnata nell’ambito delle dipendenze e della salute mentale in provincia di Treviso, ha preso parte con quattro operatori al progetto “Gap – Gioco d’azzardo patologico”, nato per sensibilizzare gli studenti sullo sviluppo di forme di gioco patologico. 335 gli studenti di 9 istituti superiori della Marca, per un totale di 19 classi coinvolte, incontrati a scuola dal Ceis da dicembre a marzo, come spiega una nota diffusa oggi. L’iniziativa, partita nel 2021, è finanziata dal Servizio Dipendenze dell’Ulss 2 Marca Trevigiana e vede come capofila la Cooperativa sociale Olivotti.
Le 19 classi coinvolte sono state protagoniste di un intervento di 6 ore totali di formazione, suddivise in 3 appuntamenti, condotti dagli operatori Matteo Cestaro, Martina Conte, Martina Fighera e Ilaria Gasaldo, che hanno proposto un percorso strutturato attraverso attività di brainstorming, giochi di gruppo, dialogo condiviso e questionari. Lo scopo è quello di sensibilizzare, informare e rendere consapevoli i ragazzi e le ragazze, favorendo in loro il pensiero critico e valutativo rispetto ai richiami delle sirene di guadagni facili e divertimento spensierato. Le tematiche trattate hanno spaziato dai fattori di rischio del gioco d’azzardo alle false credenze, dalle pressioni dei pari alla prevenzione e protezione dalla ludopatia. Infine, gli studenti sono stati invitati a prendere parte a un concorso creativo tematico per la realizzazione di materiali per promuovere tra i loro coetanei uno stile di vita libero dal gioco d’azzardo.
“Dal nostro osservatorio riscontriamo che il tema della ludopatia è quanto mai attuale tra i giovanissimi. L’età in cui i ragazzi vengono a contatto con i giochi d’azzardo si sta sempre più abbassando, complici anche la facilità di accesso ai giochi online e la disponibilità economica – spiega Marco Possagnolo, direttore del Ceis Treviso –. C’è bisogno di fare prevenzione e sensibilizzazione non solo sul mondo dell’azzardo, ma in generale sui comportamenti a rischio di dipendenza. Da tutti i nostri incontri emerge chiaramente un bisogno di confronto degli adolescenti sui temi delle dipendenze e una forte richiesta di ricevere gli strumenti giusti per difendersene, soprattutto considerando la pressione che i pari possono esercitare su di loro”.

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