“Aiutaci a donare speranza e seminare pace!”. È l’appello del Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, che la Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana ha deciso di accogliere e rilanciare, invitando soci e amici dell’associazione – presente in oltre 5mila parrocchie delle diocesi italiane – a promuovere la tradizionale “Colletta pro Terra Sancta”, in programma il 18 aprile, in occasione del Venerdì Santo. Grazie a questo sostegno, sul sito sono disponibili materiali e sussidi, tra cui una Via Crucis commentata dai frati francescani della Custodia di Terra Santa, arricchita da meditazioni e testimonianze delle “pietre vive”. In un videomessaggio rivolto all’Azione cattolica italiana, il Custode ringrazia l’associazione per il sostegno: “Il coinvolgimento dell’Azione cattolica italiana nella promozione della Colletta – sottolinea fra Patton – rientra pienamente nello spirito di amicizia che mira a rafforzare il legame tra i fedeli di tutto il mondo e i Luoghi Santi, attraverso attività di servizio e azioni concrete di vicinanza alle pietre vive. Non è la prima volta che l’Azione cattolica italiana manifesta in modo concreto la sua attenzione verso i bisogni della Terra Santa, e per questo desidero ringraziare tutti gli associati per il loro impegno a promuovere la Colletta in un momento così difficile per la nostra missione”. Fra Patton ricorda inoltre le gravi difficoltà affrontate nell’ultimo anno in Terra Santa, dove la guerra ha portato morte e distruzione, privando molte famiglie del lavoro, impedendo a tanti bambini di frequentare la scuola e rendendo difficoltoso l’accesso alle cure mediche. Di qui l’esortazione: “Il Venerdì Santo, quando nelle vostre diocesi e parrocchie si terrà la Colletta a favore dei Luoghi Santi, ricordatevi di noi e siate generosi. Sollecitate i vostri parroci a non dimenticare noi, che per mandato della Chiesa universale ci prendiamo cura dei santuari di Terra Santa e dei cristiani che vivono accanto ad essi. Incoraggiate i membri delle vostre comunità a essere generosi, ricordando le parole di Gesù: ‘C’è più gioia nel dare che nel ricevere’”.