Summit sui diritti dei bambini: Tajani, “vogliamo che il Mar Mediterraneo diventi un mare di pace, non un cimitero di innocenti”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Noi vogliamo Mare che il Nostrum diventi un mare di pace, non un cimitero di innocenti, soprattutto giovani e giovanissimi”. Lo ha detto il Ministro degli esteri, Antonio Tajani, illustrando l’impegno del governo italiano durante il Summit internazionale sui diritti dei bambini, in corso in Vaticano alla presenza del Papa. “Contrastare i trafficanti esseri umani” e “far diventare italiani i cittadini che del nostro Paese dopo dieci anni in Italia”, due degli impegni citati da Tajani, che ha denunciato “il dramma nel ricco Occidente e nella nostra Europa, dove sembra mancare veramente un’anima e dove c’è una grave crisi demografica”. Di qui la necessità di “rinforzare il ruolo famiglia, cominciando dai nonni, che possono trasmettere valori e accudire amorevolmente i nipoti”. Altro intento del governo, quello di “contrastare la natalità, favorendo le donne madri che non devono essere penalizzate. È inaccettabile che qualcuno dica: ‘non puoi lavorare, perché poi rimani incinta’”. Tra i problemi dei bambini nel mondo, Tajani ha citato il Medio Oriente, con “decine di migliaia di bambini morti e feriti in Palestina a Gaza e i bambini israeliani uccisi o ancora tra gli ostaggi”. “Presto una trentina di bambini malati di tumori, segnalati dal card. Pizzaballa e dal Centro Giovanni XXIII verranno portati in Italia”, ha annunciato il ministro citando anche il progetto “Food for Gaza” e ringraziando la regina Rania di Giordania, che ha preso la parola subito prima di lui, per la fattiva collaborazione del suo Paese.

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