Papa Francesco: il beato card. Hossu “sostenitore ecumenismo e dialogo interreligioso, vero fratello dei perseguitati”

(Foto Eparchia di Cluj-Gherla)

“Una personalità straordinaria”. Così Papa Francesco definisce il beato romeno Iuliu Hossu (1885-1970), in un messaggio inviato al vescovo di Cluj-Gherla, mons. Claudiu Pop, in occasione dell’inaugurazione dell’“Anno cardinale Iuliu Hossu”. Il testo, a firma del Segretario di Stato card. Pietro Parolin, è stato trasmesso da mons. Giampiero Gloder, nunzio apostolico in Romania, durante la messa celebrata il 30 gennaio nella cattedrale greco-cattolica di Cluj. “Affascinato e ispirato dall’amore di Cristo”, scrive il Papa, il card. Iuliu Hossu “si è distinto come un autentico sostenitore dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, senza distinzione di religione o di etnia. È stato un vero fratello degli oppressi e dei perseguitati. Il cardinale Hossu ha superato la violenza e l’ingiustizia attraverso la misericordia e il perdono”. Il Santo Padre augura, infine, che la testimonianza del beato romeno, martire del comunismo, “rimanga viva in Romania, specialmente tra le giovani generazioni”. Nell’introdurre il messaggio del Papa, mons. Gloder ha ricordato la fedeltà fino al martirio del card. Hossu e il suo “amore alla Chiesa e al Paese, che lo rende un ‘eroe della fede’”. Inoltre, ha rilevato che il beato romeno ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa e nella nazione romena con la sua fedeltà alla missione affidatagli da Dio, “anche nel silenzio di un carcere o del domicilio coatto, con una coerenza morale, con una forza d’animo, con una fede solida, senza scendere mai a compromessi”.

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