La Clar, l’organismo ecclesiale che riunisce le conferenze nazionali dei religiosi e delle religiose dell’America Latina e dei Caraibi, in una nota, esprime il proprio sostegno ai religiosi e alle religiose che continuano ad essere vittime della persecuzione e dell’esilio in Nicaragua. “Siamo solidali con i religiosi vittime della persecuzione e dell’esilio a cui è stato impedito di esercitare il loro ministero in Nicaragua. Chiediamo il rispetto della vita e della libertà dei religiosi”, si legge nel comunicato, scritto dopo aver ricevuto la notizia dello sfratto delle suore Clarisse dai loro tre monasteri presenti nel Paese, a Managua, Chinandega e Matagalpa.
La Clar ricorda che la comunità delle suore Clarisse era già perseguitata da anni e lo status giuridico della congregazione, concesso nel 2004, era stato sospeso senza giustificazione dal governo nicaraguense il 19 maggio 2023. A quasi una settimana dallo sfratto, non si conosce il luogo in cui si trovano le suore espulse, causando preoccupazione nella comunità cattolica e nelle organizzazioni internazionali. La Clar sollecita la comunità internazionale a intervenire e a esercitare pressioni per garantire il rispetto dei diritti umani e della libertà di culto in Nicaragua.