La Commissione europea mette a disposizione quasi 3 milioni di euro di finanziamenti per la creazione di una “piattaforma o rete paneuropea di hub d’informazione che promuova un ambiente mediatico pluralistico”. L’obiettivo ultimo è “proteggere e garantire ai giornalisti e ai media indipendenti in esilio da Russia e Bielorussia di continuare a produrre contenuti e distribuirli al loro pubblico senza interferenze editoriali”, dice la nota odierna della Commissione. Dati relativi al 2024 parlano di circa 1.500 giornalisti fuggiti o trasferiti nell’Ue dai due Paesi dell’Europa orientale. È il secondo bando di questo tipo che Bruxelles lancia, per rendere l’Ue “un importante hub per coloro che lottano per la libertà di espressione e la democrazia”. Il bando precedente, nel 2023, ha portato alla nascita del progetto Free Media Hub East, guidato dal Centro per la società civile di Praga, dotato di oltre 2,2 milioni di euro, con il compito di dare assistenza e supporto psicologico, aiuto tecnologico e facilitazione della cooperazione tra giornalisti e testate esiliate nell’Ue (in particolare nella Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Lettonia, Lituania). Le domande per il nuovo bando potranno pervenire da autorità pubbliche, organizzazioni internazionali, ong e centri di ricerca, entro il 14 marzo 2025 (https://digital-strategy.ec.europa.eu/en/funding/media-freedom-hub-2025). Il tema del sostegno all’informazione libera, indipendente e plurale fa parte del percorso verso il Democracy Shield, lo scudo democratico, che la Commissione Von der Leyen ha in agenda nel suo mandato 2024-2029.