
L’esperienza maturata sul campo ha spinto Soleterre a intensificare l’azione di advocacy in Italia, affinché il supporto psicologico possa diventare una parte integrante del percorso oncologico. Purtroppo, in Italia, la salute mentale è ancora trattata come un bene di lusso. L’80% dei bambini e degli adolescenti non ha infatti accesso al supporto psicologico in forma gratuita e ciò significa che le loro famiglie devono pagare per accedere a un diritto fondamentale. La carenza di investimenti regolari e di politiche sanitarie inclusive, che portano l’Italia agli ultimi posti in Europa per spesa sanitaria destinata alla salute mentale, limita l’accesso equo ai servizi psicologici, soprattutto in ambito pediatrico. Queste motivazioni hanno spinto la Fondazione a lanciare la campagna “Uno psicologo per ogni reparto” e il “Manifesto per il supporto psicologico gratuito”, contenente 5 principi fondamentali e necessari per garantire a tutte le persone il supporto psicologico gratuito e accessibile, affinché diventi un diritto garantito dal Servizio sanitario nazionale. Dal suo lancio, il 10 ottobre 2024, in poche settimane il Manifesto ha raccolto oltre 5mila firme e, grazie a un lavoro di interlocuzione con la Presidenza della Camera dei deputati e il Ministero della Salute e con un significativo contributo del vicepresidente della Camera dei deputati Giorgio Mulè, è stato approvato in sede parlamentare un emendamento alla Legge di Bilancio 2025 in cui si autorizza l’assunzione di psicologi nelle onco-ematologie pediatriche pubbliche nel limite di spesa complessivo di 500 mila euro annui per 3 anni a partire dal 2025. Un primo importante passo per Soleterre che oggi sta costituendo con Aieop (Associazione italiana ematologia e oncologia pediatrica) e Sipo (Società italiana di psico-oncologia) un tavolo tecnico per l’implementazione dell’emendamento.
Il cancro infantile ha un impatto anche sulla stabilità economica e psicologica delle famiglie, che spesso sono costrette a ridurre o interrompere il proprio lavoro per seguire le cure, oltre a mettere a dura prova il benessere psicologico dei genitori. Nel 2024, Fondazione Soleterre ha aiutato economicamente 857 famiglie, accompagnandole anche attraverso 288 incontri di sensibilizzazione finalizzati a migliorare l’accesso ai diritti sanitari e sociali. L’obiettivo è evitare che le famiglie debbano scegliere tra il benessere del proprio figlio e la propria sopravvivenza economica. Come in Cisgiordania dove la popolazione palestinese sta affrontando gravi difficoltà economiche a causa del conflitto in corso. In risposta a questa situazione, Soleterre ha erogato un contributo straordinario a 28 dipendenti del reparto e a 34 famiglie in cura, per aiutarle a far fronte a spese urgenti e riconoscere il loro impegno.
Anche la rete di accoglienza di Soleterre si è ulteriormente ampliata nel 2024, arrivando a 182 posti letto distribuiti in 7 strutture, per offrire supporto emotivo ed economico alle famiglie che devono spostarsi per le cure. Dal 2017, il numero di minori e familiari ospitati è cresciuto significativamente, passando da 166 a 1.298, grazie all’impegno continuo nel garantire un ambiente sicuro e accogliente durante il percorso di cura.