“Si conferma la validità di una presenza scolastica che rispetta la libertà di coscienza di tutti e assicura un fondamentale servizio educativo”. Lo afferma il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, nella presentazione della nota pastorale “L’insegnamento della religione cattolica: laboratorio di cultura e dialogo”, approvata dalla 81ª Assemblea generale (Assisi, 17-20 novembre 2025) e presentata oggi. Il documento – a quarant’anni dalla firma dell’Intesa che dava attuazione all’Accordo di revisione del Concordato lateranense – “richiama l’attenzione sull’Irc, volendo evidenziare e rilanciare il suo servizio alla scuola”. “In questi anni la società italiana è cambiata, confrontandosi soprattutto con il fenomeno migratorio e la conseguente presenza di culture e religioni diverse sul territorio e nelle aule scolastiche”, scrive il porporato. L’Irc “ha saputo aprirsi al confronto e al dialogo proprio grazie all’identità che la contraddistingue, che ne valorizza la portata culturale e formativa”. “Fedele a tale impostazione e all’interno dello specifico quadro normativo, l’Irc ha saputo trasformarsi e rinnovarsi, rispondendo negli anni alle domande della scuola e della società italiana”, aggiunge il cardinale, citando come esempio “le schede per conoscere l’Ebraismo e l’Islam, predisposte dagli uffici della Segreteria generale della Cei” con l’Unione delle comunità ebraiche italiane e il Pontificio Istituto di studi arabi e d’islamistica. Il card. Zuppi cita Papa Leone XIV: “Chi studia si eleva, allarga i propri orizzonti e le proprie prospettive”.