Sono Lucia Bellaspiga (Avvenire), Lorenzo Giroffi (Rai 3), Fausta Speranza (Famiglia Cristiana) e Joaquim Franco e Antonio Marujo (Cnn Portugal) i vincitori dell’ottava edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, promosso dall’Associazione culturale “Giuseppe De Carli” con la collaborazione dell’Associazione Iscom e della Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce. La consegna dei premi è avvenuta ieri pomeriggio presso alla Pontificia Università della Santa Croce anticipata da una tavola rotonda sul tema “Dalla speranza all’azione: ricucire il mondo”. Dopo i saluti istituzionali di Daniele Arasa (decano della Facoltà di Comunicazione), Manuel Fandila Sánchez (presidente dell’Associazione Iscom) e Giovanni Tridente, presidente dell’Associazione De Carli, sono intervenuti Safiria Leccese, conduttrice di Mediaset e autrice del libro “La ricchezza del bene”; il sociologo Massimiliano Padula della Pontificia Università Lateranense e il card. Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. I lavori sono stati moderati da Alessandra Ferraro, direttrice di Rai Isoradio. Il primo premio della sezione “Testimoni di speranza” è andato Lucia Bellaspiga per l’articolo “CasaMondo, la nostra follia d’amore” (Avvenire) che racconta la vita di Anna e Christopher, coppia veneta che con i loro tre figli accoglie venti giovani migranti nella casa CasaMondo dell’associazione Papa Giovanni XXIII, restituendo il calore di un famiglia allargata e multiculturale. Il secondo premio di questa sezione è andato a Joaquim Franco e António Marujo, autori per Tvi-Cnn Portugal di un reportage sulla figura di p. Joaquim Carreira, sacerdote che, durante l’occupazione nazista di Roma, salvò decine di perseguitati offrendo loro rifugio. Ad aggiudicarsi il premio nella sezione “Comunicazione e migranti” è stato invece Lorenzo Giroffi, con un’inchiesta per la trasmissione “Il Cavallo e la Torre” di Rai 3, in cui si racconta realtà dei Centri di permanenza per i rimpatri. Per la terza sezione – “Giornalismo e tradizioni religiose” – ha ricevuto il premio Fausta Speranza con un servizio su Famiglia Cristiana, in cui racconta Gerusalemme in tempo di guerra mettendo al centro la possibilità di dialogo tra fedi e la forza della memoria, accompagnando il lettore nei luoghi del futuro Museo della Custodia di Terra Santa. Una menzione speciale è poi andata, fuori concorso, al giornalista dell’Ansa Gianluca Vannucchi, “per la lunga e qualificata esperienza nell’informazione, segnata da rigore, equilibrio e una riservatezza operosa”, che ha contraddistinto la sua trentennale esperienza presso l’Agenzia Ansa. “Quest’anno ricorrono quindici anni dalla scomparsa di Giuseppe De Carli, e proprio in questo tempo così carico di incertezze ci accorgiamo di quanto la sua visione del giornalismo resti sorprendentemente attuale”, ha detto Giovanni Tridente nel saluto introduttivo: “Il giornalismo religioso può e deve essere una forma di tessitura, capace di ricucire ciò che la comunicazione spesso esaspera o polarizza. È il modo migliore per onorare chi, come Giuseppe De Carli, ha saputo unire competenza e misura, passione e rispetto”.