“L’Europa ha urgente bisogno di sistemi sanitari innovativi e resilienti per migliorare l’assistenza sanitaria e aumentare la competitività”: è quanto emerge dal nuovo rapporto pubblicato nella relazione “Stato della salute nell’Ue”. Di fronte a sfide urgenti come l’invecchiamento della popolazione e le malattie non trasmissibili, gli Stati membri dell’Ue stanno ora portando avanti e attuando riforme cruciali, supportate dai finanziamenti dell’Ue, ma ci sono quattro aree critiche da migliorare: la prevenzione delle malattie non trasmissibili, l’accelerazione della trasformazione digitale della sanità, il rafforzamento dell’assistenza primaria e la promozione dell’accesso ai farmaci e all’innovazione. In particolare, sulle malattie non trasmissibili i dati mostrano che sono la principale causa di malattia e morte prevenibili con 725mila decessi del 2022 che si sarebbero potuti evitare. Da contrastare sono inattività, obesità, uso delle sigarette elettroniche per quanto riguarda i più giovani, e in generale le malattie cardiovascolari che colpiscono 62 milioni di europei. Serve rafforzare l’assistenza primaria che oggi si confronta con l’aumento della domanda legata all’invecchiamento della popolazione, malattie croniche, carenza di personale e di investimenti. Altro ambito su cui continuare a lavorare è la trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria, come anche sull’accesso ai prodotti farmaceutici e all’innovazione.
Secondo il commissario alla salute Olivér Várhelyi, “sistemi sanitari solidi e innovativi sono essenziali per la crescita economica dell’Ue e la competitività globale”. Il commissario ha incoraggiato ad “agire ora, rafforzando la prevenzione e l’assistenza primaria, promuovendo l’innovazione e rendendo disponibili nuove terapie a tutti i pazienti” e ha annunciato l’uscita a breve del “Biotech Act”, per promuovere la riforma farmaceutica e il “Critical Medicines Act”, un piano cardiovascolare dell’Ue che uscirà prossimamente.