“Verso nuovi percorsi di inserimento delle persone detenute”. Analizzare la realtà del contesto carcerario meridionale e raccogliere le buone pratiche promosse in questi anni in ambito carcerario a favore dei giovani detenuti per progettare iniziative di formazione che possano sostenerli nel percorso di fuoriuscita e reinserimento sociale. Con questi obiettivi nasce il convegno promosso dall’Università di Catania e Seconda Chance “Liberi di lavorare – Verso nuovi percorsi di inserimento delle persone detenute” che si terrà lunedì 15 dicembre nell’aula magna del Palazzo delle Scienze a Catania, che vedrà la partecipazione di mons. Luigi Renna, arcivescovo metropolita di Catania.
Il programma della giornata prevede l’inizio dei lavori dalle 10 con l’introduzione di Enrico Foti, rettore dell’Università di Catania, e di Roberto Cellini, direttore del Dipartimento Economia e Impresa, Spoke Leader Growing Resilient, Inclusive and Sustainable Grins. Alle 10,30 verranno presentati i risultati della ricerca “Prison training for Job placement” e sono previste le relazioni di Bruno Pansera, associato di Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie, responsabile scientifico Progetto “PriTJP” Grins, Giulio D’Urso, associato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione dell’Università Mediterranea Reggio Calabria, e Alessandra Pantano psicologa, coautrice della ricerca.
Seguirà la tavola rotonda “Oltre il pregiudizio, queste persone sono risorse per una comunità?” moderata da Maurizio Nicita, responsabile di Seconda Chance Sicilia. Interverranno Nunzio Corsaro, magistrato di sorveglianza, Maria Pia Fontana, dirigente dell’Udepe Catania, Marco Romano, ordinario di Economia e gestione delle imprese, WP Leader Entrepreneurship fostering social cohesion and social sustainability Grins, Gabriella Stramaccioni, responsabile formazione di Seconda Chance, Elisabetta Zito, dirigente penitenziario vicario del Prap Sicilia, e Pierdonato Zito, sociologo.