Nella sezione femminile della Casa di reclusione di Bollate è attivo un laboratorio di produzione di ostie che offre alle donne detenute un’occasione concreta di crescita personale e professionale. Sono attualmente tre le donne impegnate quotidianamente in questo lavoro attento e silenzioso, parte del progetto “Il Senso del Pane”, che intreccia dimensione educativa, responsabilità civile e un autentico cammino di riscatto. Il laboratorio, intitolato a Papa Francesco, nasce da un’intuizione di Arnoldo Mondadori e si realizza grazie al contributo della Fondazione San Carlo Acutis e delle fondazioni promotrici dell’iniziativa. Un’esperienza che restituisce valore al tempo della detenzione e apre spazi di futuro, trasformando il lavoro in strumento di dignità e responsabilizzazione.
Le particole prodotte nel laboratorio vengono distribuite gratuitamente. Parrocchie e sacerdoti sono invitati a richiederle e a farle entrare nella vita delle comunità. Ostie che portano con sé non solo un gesto di solidarietà, ma il segno concreto di un percorso di rinascita, particolarmente significativo nel tempo che conduce al Natale, quando il richiamo alla cura reciproca e alla possibilità di nuovi inizi si fa più intenso. “In questo laboratorio – afferma padre Giuseppe Bettoni, presidente di Fondazione Arché e cappellano della sezione femminile di Bollate – vediamo ogni giorno donne che rimettono insieme i pezzi della propria storia attraverso un lavoro semplice ma serio. È un luogo dove si riscoprono capacità, responsabilità, fiducia. Le ostie che arrivano alle comunità parlano anche di questo: del cammino, spesso faticoso, ma possibile, verso una vita più libera e dignitosa”. Le Fondazioni Arché, Casa dello Spirito e delle Arti e Santo Versace rinnovano infine il loro impegno nel sostenere progetti capaci di valorizzare la persona, promuovere integrazione e costruire ponti tra il carcere e la società civile, secondo uno stile sobrio, essenziale e profondamente attento all’umano.