Migranti: incendio doloso nella comunità Don Bosco 2000 di Pietraperzia. Sella, “rispondiamo alla violenza con più accoglienza”

Nella notte tra il 3 e il 4 novembre, la comunità di accoglienza per minori migranti Don Bosco 2000 a Pietraperzia è stata oggetto di un grave atto intimidatorio. Un incendio doloso ha rischiato di trasformarsi in tragedia: solo la prontezza dei ragazzi ospiti ha permesso di contenere il rogo grazie a un estintore. Una decina di giovani, prevalentemente egiziani giunti da pochi giorni in Italia in fuga da conflitti e povertà, sono rimasti illesi. Le forze dell’ordine indagano su quanto accaduto, avendo già acquisito le registrazioni della sorveglianza. “Questo atto non ci farà indietreggiare, anzi – dichiara Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000 –. La violenza non rappresenta Pietraperzia, comunità generosa e solidale, e non rappresenta l’Italia che vogliamo. Nei confronti di chi tenta di seminare odio rispondiamo con fermezza assoluta, rivendicando il diritto di questi ragazzi a trovare protezione e dignità nel nostro paese. Il nostro impegno nell’accoglienza si rafforza, non si affievolisce, di fronte alle minacce.”
Non è il primo episodio di questa natura: nel 2018 uno sparo era stato diretto contro una finestra della medesima struttura. Tale reiterazione non scoraggia l’associazione dal proseguire la propria missione. “Chiediamo alle istituzioni una risposta ferma e tempestiva – prosegue Sella –, e allo stesso tempo testimoniamo che l’accoglienza rimane il fondamento della nostra azione, oggi più che mai necessaria.”

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