Diocesi: Prato, ritrovato dopo tre secoli l’altare Datini nella chiesa di San Francesco. Il 15 novembre la presentazione alla città

(Foto diocesi di Prato)

È rimasto nascosto per tre secoli e ora è tornato alla luce per essere restituito alla città. L’altare del Crocifisso Datini, testimone della profonda devozione e del mecenatismo del celebre mercante di Prato, è stato ritrovato e recuperato durante i lavori alla chiesa di San Francesco. Si tratta dell’ultima e più importante scoperta fatta nel corso del grande progetto di restauro dell’antico complesso dedicato al Santo di Assisi durato quattro anni e arrivato adesso a compimento. Questo altare venne costruito nell’ottobre 1383 all’interno della controfacciata per accogliere l’antico Crocifisso trecentesco che ancora oggi si conserva in chiesa. Nei secoli passati questa nicchia, affrescata dall’artista Pier Antonio Michi, fu coperta con una parete di tamponamento e il Crocifisso Datini venne spostato sull’altare maggiore. Con il tempo la memoria di questo altare si era persa, ma grazie a uno studio di Francesco Marchese, coordinatore del progetto di restauro della chiesa di San Francesco, ne è stata ricostruita la storia e la localizzazione, fino a renderne possibile il ritrovamento.
“È stata una impresa molto grande e senza il generoso aiuto di tante persone non sarebbe stato possibile arrivare in fondo – dice mons. Carlo Stancari, amministratore parrocchiale della chiesa di San Francesco –. La luminosità è tornata in questo luogo di culto e di bellezza. Non si tratta solo di una questione estetica, ma il manifestarsi di Dio, che è bel pastore, nella bellezza, nella bontà e nella verità che vanno sempre tenute insieme”.
“Questo intervento, lungo e meticoloso, ci porta a riscoprire il valore di una realtà che il tempo aveva ricoperto e appannato – afferma mons. Daniele Scaccini, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali – e che adesso, restituita al suo splendore, comunica il grande patrimonio storico di Prato”.
“La scoperta dell’altare dimenticato è una testimonianza diretta della devozione del Datini, siamo felici di aver restituito dopo trecento anni questa opera alla chiesa – dichiara Francesco Marchese – si tratta di una restituzione dal grande valore artistico e storico. Finalmente il Crocifisso, detto del Datini, torna nella sua ‘casa’ vera e propria”.
Di questa scoperta, delle altre e del grande progetto di restauro della chiesa di San Francesco si parlerà sabato 15 novembre alle ore 10, proprio nella chiesa che si affaccia sull’omonima piazza. In quella occasione verrà svelato l’altare del Crocifisso Datini, che tornerà visibile dopo trecento anni.
Per celebrare il completamento del restauro della chiesa, sono in programma anche una messa solenne presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini, in programma domenica 16 novembre alle ore 18. La funzione sarà trasmessa in diretta su Tv Prato.
Giovedì 13 novembre, alle ore 21, ci sarà un concerto. Verrà eseguito il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi. L’esecuzione è affidata all’insieme Beatus Vir, diretto da Filippo Bressan.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi