(dall’inviato a Camaldoli) “C’è anche una ispirazione culturale e religiosa comune che, assumendo una piena consapevolezza storica dell’emergenza del presente, può distintamente favorire lo spirito di una comunità più coesa e più forte”. Proseguendo il suo messaggio al convegno di Camaldoli, il card. Zuppi ha approfondito la sua riflessione. “In questa prospettiva, il cristianesimo (o i cristianesimi, dal momento che la forma ecumenica oltre ad essere un dato di fatto è una prospettiva) ha oggi un ruolo che potremmo definire di coscienza critica dell’Europa. Memoria critica e speranza critica. Ieri e oggi. Attraverso la coscienza cristiana storicamente definita, l’Europa può guardarsi compiutamente allo specchio. Ritrovare e difendere valori di civiltà che hanno nel cristianesimo la loro scaturigine. Il messaggio cristiano dispone storicamente di singoli interpreti in singoli momenti, ma la sua caratteristica universale è quella di non restare chiuso in essi, ma di guardare a tutte le persone, chiunque esse siano”. Il porporato ha puntualizzato: “Vi è un’anima cristiana dell’Europa, che si apre a tutto quello che è ragionevole – senza assumere una visione astratta, ipostatizzata dell’idea di ragione – che ha contribuito in maniera decisiva a forgiare l’idea di libertà e che ha dato vita alla ragione critica, che è all’origine della cultura europea. La fede cristiana è stata e continua a essere l’ispirazione dei grandi valori di civiltà che hanno informato le istituzioni e le società democratiche. Il diritto, la pace, la giustizia, l’uguaglianza hanno nella forma storica dell’ispirazione cristiana la loro sorgente”. Infine: “Solo una ragione che ha un’identità storica e morale riconosciuta può pienamente dialogare e trovare una condivisione di valori che aprano a strade future, a un nuovo umanesimo, che è la nostra prospettiva storica se vogliamo salvare la convivenza democratica e ritrovare le ragioni del bene comune. E per noi questo umanesimo scaturisce e cresce proprio dall’idea di persona a immagine e somiglianza di Dio”.