“Siamo tutti uniti nel nostro desiderio di una pace giusta e duratura, meritata dal popolo dell’Ucraina. Sosteniamo fermamente la posizione del presidente Trump che i combattimenti debbano cessare immediatamente, e che l’attuale linea di contatto debba essere il punto di partenza per i negoziati. Rimaniamo fedeli al principio che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”. Lo si legge in una dichiarazione congiunta sottoscritta dal presidente Zelenskyy, dal primo ministro Starmer, dal cancelliere Merz, dal presidente Macron, dal presidente del Consiglio dei ministri Meloni, dal primo ministro Tusk, dal presidente von der Leyen, dal presidente Costa, dal primo ministro Støre, dal presidente Stubb e dal primo ministro Frederiksen sulla pace per l’Ucraina.
“Le tattiche dilatorie della Russia hanno dimostrato più e più volte che l’Ucraina è l’unica parte che vuole seriamente la pace. Noi tutti vediamo che Putin continua a scegliere la violenza e la distruzione”, denunciano i leader europei, convinti che “l’Ucraina debba essere nella posizione più forte possibile – prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco. Dobbiamo aumentare la pressione sull’economia della Russia e sulla sua industria della difesa, finché Putin non sarà pronto per la pace. Stiamo sviluppando misure per utilizzare appieno il valore dei beni sovrani russi immobilizzati affinché l’Ucraina disponga delle risorse di cui ha bisogno”. I leader si incontreranno questa settimana al Consiglio europeo e nel formato della Coalizione dei Volenterosi per discutere come “portare avanti questo lavoro e fornire ulteriore sostegno all’Ucraina”.