“Non lascerò le diocesi in questo momento. Assolutamente no. Né vengono meno le mie responsabilità di vescovo diocesano”. E’ quanto ha voluto precisare mons. Fausto Tardelli in una lettera “a tutto il popolo di Dio che è in Pistoia e Pescia” in merito all’annuncio dato ieri ottobre in vescovado a Pistoia sulla sua richiesta di rinuncia che è stata accolta da papa Leone XIV. “Considerando la prassi consueta nello scegliere i vescovi – scrive il vescovo Tardelli -, suppongo di rimanere ancora in diocesi per qualche altro mese. Vedremo. Per questo, anche i saluti sono rinviati a più avanti. Quello che ora è importante comprendere è che inizia il tempo di un’attesa piena di preghiera perché il Signore, attraverso il ministero del Papa, mandi un nuovo pastore per chiese di Pistoia e Pescia”. “Certo – prosegue -, alla mia età, il carico di due diocesi comunque portato con molta gioia e quello di certe situazioni critiche che però ho affrontato con spirito positivo e fiducioso, hanno prodotto naturalmente un po’ di stanchezza. Tuttavia, il motivo principale che mi ha spinto ad anticipare di qualche mese la rinuncia che tutti i vescovi sono chiamati a fare, è di carattere pastorale. Compiendo io gli anni all’inizio dell’anno ed essendo il 2026 un anno carico di prospettive e di appuntamenti per il cammino sinodale che coinvolge non solo le chiese di Pistoia e Pescia ma anche tutte le chiese che sono in Italia e nel mondo, mi è parso bene che tutto questo fosse quanto prima guidato da un nuovo pastore che potesse al più presto prendere in mano le redini del prossimo cammino”. “L’affetto che mi lega a voi, ai presbiteri, ai diaconi e a tutti voi, membra vive del santo Popolo di Dio, in questo momento si intensifica e con un abbraccio grande vi porto nella mia preghiera al Signore, mentre chiedo la vostra”, conclude la lettera.