La situazione in Medio Oriente e gli accordi di pace in Palestina sono al centro del dibattito che riaprono i lavori della plenaria del Parlamento europeo. Intervenendo in emiciclo, la commissaria Dubravka Suica delinea il ruolo dell’Unione europea in questo delicato contesto internazionale: “La tregua e l’accordo tra Israele e Hamas e il ritorno degli ostaggi sono un risultato importantissimo, ma la situazione umanitaria rimane catastrofica”. Per la commissaria sussistono tre aspetti critici: “La restituzione dei corpi di tutti gli ostaggi, il rispetto delle linee per la tregua e l’accesso senza restrizioni degli aiuti umanitari a Gaza”. Quanto all’Europa, “siamo pronti a dare un contributo alla stabilizzazione della regione, ma dobbiamo anche impegnarci con l’autorità palestinese e il governo israeliano”. L’Unione europea, continua Suica, “può svolgere un ruolo cruciale nel sostegno a Gaza tramite aiuti umanitari su larga scala con ponti aerei, tramite il corridoio di Cipro ed evacuazione medica di pazienti tramite il meccanismo di protezione civile”. L’Ue sta inoltre valutando finanziamenti e know-how “per il disarmo e la reintegrazione della popolazione”, un percorso da incardinare “in un processo politico”, ma l’attenzione rimane alta anche sul tema della governance. “In quanto Ue vorremmo poter vigilare unitamente al nuovo gruppo dei donatori per la Palestina”, con la prima riunione in programma intorno al 20 novembre “unitamente all’autorità palestinese”. Tra gli obiettivi, “coordinare gli sforzi per la ricostruzione di Gaza una volta che ci saranno le condizioni per garantire una pace duratura”.