Colombia: “El Catolicismo” (arcidiocesi di Bogotá) su scontro fra Trump e Petro, “assurdo che su questo flagello i leader si scontrino e a pagare sono i cittadini comuni”

“È assurdo che, invece di cooperare nella lotta contro questo flagello, le nazioni e i loro leader si scontrino. I narcotrafficanti devono essere felici nelle loro ville e nei loro nascondigli osservando come sono riusciti a distruggere tutto, a rompere le relazioni politiche, diplomatiche ed economiche. Devono sentirsi trionfanti e con sempre maggiori possibilità di espandere il loro terribile business grazie alla divisione dei loro nemici. E se a questo triste panorama si aggiunge l’ingrediente di presidenti passionali, poco riflessivi, impulsivi e con un’alta opinione di sé stessi, allora il cocktail è perfetto per peggiorare ulteriormente la situazione”. È l’amara considerazione che giunge, non ufficialmente, ma autorevolmente, dalla Chiesa colombiana, attraverso un editoriale di “El Catolicismo”, la testata dell’arcidiocesi di Bogotá, di fronte alla crisi, senza precedenti, dei rapporti tra Stati Uniti e Colombia. La polemica è stata innescata dal presidente Usa, Donald Trump, che ha accusato il presidente colombiano, di sinistra, di essere un “leader del narcotraffico”, preannunciando, nel contempo, l’interruzione di ogni aiuto e accordo di cooperazione con il Paese sudamericano, tradizionalmente il maggior alleato di Washington nel subcontinente, tanto da essere stato, fino a luglio, Paese partner della Nato (status che Petro ha annunciato di abbandonare). Trump ha anche annunciato l’introduzione di dazi contro la Colombia. “Gli consiglio di studiare”, la risposta del presidente colombiano, che ha richiamato in patria l’ambasciatore negli Usa. Scrive, ancora, “El Catolicismo”: “Come sempre accade, come nella guerra tra Israele e Palestina, nella guerra tra Russia e Ucraina, e in qualsiasi conflitto in cui c’è violenza e incapacità di riflessione e analisi ponderata, chi perde sono sempre i cittadini comuni, i più fragili, quelli che non hanno modo di opporsi a un esercito, a bande criminali, a mercanti d’armi crudeli. E se le cose vengono portate all’estremo, come sembra stia accadendo nel pessimo rapporto Petro-Trump, potrebbero colpire ampi settori della popolazione”. In altre parole, questa disputa “potrebbe arrivare a toccare ciò che non aveva mai toccato prima e portare rovina e povertà a migliaia di colombiani. Chiediamo buon senso e ponderatezza da parte dei governi colombiano e americano”.

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