Agenzia europea sulle droghe: adolescenti, indagine su consumo alcol, droghe, azzardo. “Nuove vulnerabilità”

Diminuisce tra gli adolescenti il consumo di alcol, fumo e cannabis ma aumentano “nuovi rischi comportamentali” e per la salute: cresce l’uso di sigarette elettroniche, l’uso non medico di farmaci e un forte aumento dell’uso dei social media, del gioco d’azzardo e dei giochi online tra gli adolescenti. Lo dicono i risultati del “Progetto europeo di indagine scolastica su alcol e altre droghe” relativo al 2024, pubblicati oggi dall’Agenzia europea sulle droghe e che analizzano i comportamenti di consumo di sostanze tra gli adolescenti in 37 Paesi europei (tra cui i 25 Stati membri dell’Ue) coinvolgendo 113.882 studenti di età compresa tra 15 e 16 anni. Il consumo di sigarette continua a essere diffuso tra gli adolescenti, con quasi uno studente su tre che ha fumato sigarette almeno una volta nella vita (in media il 32%). Allo stesso modo, il 33% degli studenti intervistati ha dichiarato di aver bevuto il suo primo drink alcolico a 13 anni o prima, mentre l’8% ha dichiarato di essersi ubriacato alla stessa età.
Il 13% degli intervistati ha dichiarato di essersi ubriacato in almeno un’occasione nei 30 giorni precedenti. In media, il 2,4% ha dichiarato di aver fatto uso di cannabis per la prima volta all’età di 13 anni o prima. La cannabis è stata la droga illecita più diffusa. In media, il 12% degli studenti ha fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita. Il 3% ha consumato nuove sostanze psicoattive e il 14% ha usato farmaci per scopi non medici (il 16% delle ragazze rispetto all’11% dei ragazzi). In media, il 23% ha dichiarato di aver giocato d’azzardo con denaro negli ultimi 12 mesi, di persona o online. In questo ambito, l’Italia ha registrato la più alta prevalenza di gioco d’azzardo tra gli studenti (45%), per il 29% ragazzi e il 16% ragazze.
Il 17% ha dichiarato di aver trascorso in media 4 o più ore di gioco al telefono in una giornata scolastica e il 32% in una giornata senza scuola, con tassi tra i ragazzi doppi rispetto alle ragazze. Dal Rapporto emerge una interconnessione tra uso di sostanze psicoattive e comportamenti digitali a rischio, il che “rappresenta una nuova e complessa sfida per la salute pubblica”. “Le nuove vulnerabilità richiedono una maggiore attenzione alla salute mentale e al benessere nelle scuole e nelle comunità”: prevenzione e promozione della salute, le parole chiave. È necessario “comprendere e rispondere meglio ai cambiamenti complessi e dinamici che plasmano la vita dei giovani e di costruire fiducia attraverso interventi multisettoriali e flessibili”.

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