“Rinnovo l’appello accorato affinché si continui a lavorare per ristabilire la pace in ogni parte del mondo e perché sempre più si coltivino e si promuovano i principi di giustizia, di equità e di cooperazione tra i popoli che ne sono irrinunciabilmente alla base”. È l’appello del Papa, che nel discorso al Quirinale ha espresso il suo apprezzamento “per l’impegno del Governo italiano in favore di tante situazioni di disagio legate alla guerra e alla miseria, in particolare nei confronti dei bambini di Gaza, anche in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù”. “Si tratta di contributi forti ed efficaci per la costruzione di una convivenza dignitosa, pacifica e prospera per tutti i membri della famiglia umana”, ha osservato Leone, ribadendo che il “primo impegno” della collaborazione tra Santa Sede e l’Italia è la pace. “Come purtroppo appare evidente, viviamo tempi in cui, assieme a tanti segni di speranza, molte sono le situazioni di grave sofferenza che feriscono l’umanità a livello mondiale e richiedono risposte urgenti e al tempo stesso lungimiranti”, il riferimento all’oggi. “Il primo impegno che, in proposito, desidero richiamare, è quello per la pace”, ha proseguito: “Sono numerose le guerre che devastano il nostro pianeta, e guardando le immagini, leggendo le notizie, ascoltando le voci, incontrando le persone che ne sono dolorosamente colpite riecheggiano forti e profetiche le parole dei miei Predecessori”. Poi la citazione di Benedetto XV, durante il primo conflitto mondiale, e di Pio XII, alla vigilia del secondo. “Guardiamo i volti di quanti sono travolti dalla ferocia irrazionale di chi senza pietà pianifica morte e distruzione”, l’invito del Papa: “Ascoltiamo il loro grido e ricordiamo, con il santo Papa Giovanni XXIII, che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili”.