Il presidente della Conferenza episcopale cilena e arcivescovo di La Serena, mons. René Rebolledo Salinas, attraverso un’intervista alla testata digitale nuevopoder.cl, rivolge un appello a circa un mese dal primo turno delle elezioni presidenziali e generali: “Siamo tutti responsabili del presente e del futuro della nostra patria”. L’arcivescovo avverte che “quando il dialogo si indebolisce, crescono la sfiducia e l’aggressività”, invitando quindi a superare la reciproca svalutazione e a guardare al bene del Cile come orizzonte condiviso: “Il Cile è compito e missione di tutti. Il Paese esige la nostra corresponsabilità e lo sguardo rivolto a un progetto comune. Questo entusiasma la gente, specialmente i giovani”.
Mons. Rebolledo ribadisce l’invito della Chiesa a vivere la politica come un servizio, in sintonia con la lettera pubblica della Commissione nazionale Giustizia e Pace, indirizzata ai candidati presidenziali: “Alcuni l’hanno accolta, ma c’è ancora strada da fare”. Interrogato sulla sicurezza e sulla crescente presenza della criminalità organizzata, l’arcivescovo parla di situazione “di massima gravità”, sottolineando che la risposta deve coinvolgere tutta la società: “Abbiamo fallito quando abbiamo lasciato soli i nostri bambini e i nostri giovani, quando hanno perso senso, affetto o speranza. È urgente recuperare il tessuto sociale, la famiglia, l’educazione e l’accompagnamento vicino che forma ai valori”.