“Il Centro studi internazionale Papa Leone XIV può diventare una realtà importante per la Chiesa e per tutti coloro che ne usufruiranno”. Lo ha affermato don Alessandro Lombardi, provicario generale dell’arcidiocesi di Firenze, durante la presentazione del nuovo Centro a Palazzo Vecchio. Promossa dai padri agostiniani, l’iniziativa nasce come spazio di studio e dialogo sui temi della dottrina sociale della Chiesa. “Non basta avere un grande patrimonio alle spalle, se non si sa leggere il presente”, ha osservato Lombardi. “Abbiamo bisogno di startup culturali che agitino le acque talvolta stagnanti: investire con coraggio nella cultura si può”. Ricordando il recente pellegrinaggio giubilare a Roma delle comunità toscane, il sacerdote ha sottolineato come “la nostra regione, grembo di cultura e di uomini illustri, da Dante in poi, deve diventare anche grembo fecondo, nella misura in cui genera luoghi di crescita e confronto autentico”. Lombardi ha anche rilanciato un passaggio dell’esortazione apostolica “Dilexi te”, in cui Leone XIV afferma: “La bimillenaria attenzione della Chiesa non ai poveri ma verso i poveri ci ricorda che i poveri non sono un problema, ma una questione familiare”. “Il Centro studi – ha concluso – potrà aiutare a riscoprire uno sguardo limpido sulla società, promuovendo dialogo e bene comune per tutti”.