Dal 21 gennaio al 10 febbraio in Friuli-Venezia Giulia sono aperte le iscrizioni al nuovo anno scolastico 2025/2026 e tra le opzioni che i genitori possono scegliere all’atto dell’iscrizione c’è anche quella dell’Irc, l’insegnamento della religione cattolica. Lo ricorda l’arcidiocesi di Udine richiamando l’invito ai genitori della Presidenza della Conferenza episcopale italiana ad “accogliere questa possibilità, grazie alla quale nel percorso formativo entrano importanti elementi etici e culturali, insieme alle domande di senso che accompagnano la crescita individuale e la vita del mondo. Il tutto in un clima di rispetto e di libertà, di approfondimento e di dialogo costruttivo”.
L’insegnamento della religione cattolica negli istituti scolastici del territorio diocesano di Udine si pone leggermente al di sotto della media nazionale, “ma se prendiamo a riferimento il Nord Italia, i dati sono superiori alla media di circa 3 punti percentuali”, afferma Andrea Nunziata, vicedirettore Ufficio scolastico diocesano. “Su scala nazionale l’85% degli studenti opta per l’ora di religione. La nostra diocesi registra l’80,5% di avvalentisi”. Nell’anno 2023/2024, l’ultimo di cui sono disponibili dati definitivi, nelle scuole dell’infanzia del territorio diocesano ha aderito all’insegnamento della religione l’84,5% degli iscritti; nella scuola primaria il dato sale all’87,7%, mentre nella scuola secondaria di primo grado gli avvalentisi sono l’83,5%. “È la scuola secondaria di secondo grado che ha il dato più basso di avvalentisi – spiega Nunziata –, ovvero il 73%”.
Oltre duecento gli insegnanti di religione nelle scuole del territorio diocesano. Ventidue gli insegnanti nella scuola dell’infanzia, un centinaio (97) nella primaria, 36 nella secondaria di primo grado e 61 nelle secondarie di secondo grado.
La nomina degli insegnanti di religione da parte dell’arcidiocesi è subordinata al conseguimento – già avvenuto o in procinto, con deroga – del titolo di studio magistrale in Scienze religiose. I cinque anni di studi si possono sostenere, per esempio, presso l’Istituto superiore di scienze religiose (Issr) di Udine o allo Studio teologico interdiocesano (Sti) di Gorizia-Trieste e Udine, entrambi situati nei locali dell’ex seminario arcivescovile in viale Ungheria, a Udine, oppure in un istituto equivalente. Nel nord-est sono attivi sette Isst e quattro Sti, tutti parte di una rete avente il suo fulcro nella Facoltà teologica del Triveneto con sede a Padova.