Oltre 4.000 persone – tra cui il presidente federale Alexander Van der Bellen, amministratori e rappresentanti della Chiesa – hanno partecipato alle celebrazioni in cui è stato ringraziato il card. Christoph Schönborn per il suo servizio alla Chiesa di Vienna e austriaca. Le celebrazioni si sono svolte nel duomo di Santo Stefano, nella chiesa dei Gesuiti e nella chiesa dei Domenicani, nella capitale austriaca, in vista dell’imminente 80° compleanno, il 22 gennaio, del porporato, che presto lascerà la guida della diocesi. La televisione di Stato Orf ha trasmesso in diretta televisiva e on line la messa. All’inizio della funzione Schönborn si è congratulato con il presidente federale Alexander Van der Bellen per il suo recente compleanno, il 18 gennaio scorso. I presenti hanno applaudito il presidente di cui Schönborn ha elogiato il “servizio prudente per l’Austria”. Il cardinale nella sua omelia ha rivolto “uno sguardo grato al nostro Paese, all’Austria”, ma anche alle “fonti più profonde della speranza”. “Senza la buona convivenza vissuta, non avrei mai potuto prestare il mio servizio, esercitare attivamente il mio ufficio, che presto lascerò”, ha detto il cardinale, ripercorrendo i suoi quasi 30 anni come arcivescovo di Vienna. Riferendosi alla sua storia personale di bambino rifugiato, il cardinale ha detto: “Avere un cuore per i rifugiati fa parte dell’umanità. Può anche diventare il nostro destino”. Van der Bellen è stato l’unico relatore a prendere la parola, prima della benedizione finale: onorando Schönborn come “costruttore di ponti nella religione, nella società e nella politica” e definendolo “Pontifex Austriacus”, ha affermato: “Lei è un uomo dell’ascolto, del dialogo, della pace”. Il presidente federale sottolineando i buoni rapporti tra Stato e Chiesa, ha ricordato come Schönborn, “ogni volta che è stato necessario, si è schierato dalla parte dei deboli, degli emarginati, degli svantaggiati”. “Non sempre per la gioia dei potenti politici”, ha detto Van der Bellen. Al termine della messa, in rappresentanza di tutti i fedeli viennesi, undici donne e uomini hanno formato un circolo intorno al cardinale, benedicendolo.