“La Chiesa italiana innalza a Dio la preghiera perché il Giubileo offra l’opportunità per raggiungere i tanto attesi e indispensabili negoziati che trovino soluzioni giuste e durature, con una forte ripresa della presenza della comunità internazionale e del multilateralismo e degli strumenti necessari per garantire il diritto e non il ricorso alle armi per risolvere i conflitti”. A dare voce a tutti i vescovi italiani è il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che, aprendo il Consiglio permanente, ha auspicato che “la tregua raggiunta in Terra Santa rafforzi la pace e avvii un nuovo processo che porti a un futuro concreto”. “La Chiesa in Italia è vicina a Israele perché possa riabbracciare finalmente i propri cari rapiti, avere la sicurezza necessaria e continuare a lottare contro l’antisemitismo che si manifesta dentro forme subdole e ambigue”, ha assicurato Zuppi, ricordando che “la recente Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei ha avuto come tema proprio il Giubileo, nella consapevolezza che solo l’amicizia e il dialogo continueranno a rendere saldo il nostro rapporto, per quanto ci riguarda costante e affatto indebolito”. “Già in passato sono intervenuto con chiarezza condannando fenomeni di risorgente antisemitismo, mai accettabili”, ha ribadito il cardinale. “La Chiesa in Italia – ha proseguito – è vicina ai palestinesi e alla loro sofferenza perché si possa finalmente avviare un percorso che permetta a questo popolo di essere riconosciuto nella sua piena dignità e libertà”. Poi la condanna della produzione e del commercio delle armi, in cui “sono in gioco interessi sempre più elevati”, come ha denunciato più volte Papa Francesco: “il disarmo è un dovere morale”, così come la proposta del Santo Padre di “creare un fondo di lotta alla povertà invece di riempire gli arsenali”.