“Uno spazio di speranza, di incontro e di recupero per chi ha perso tutto, ma ha ancora diritto a una nuova opportunità di vita”: così l’arcivescovo di Napoli, card. Mimmo Battaglia, definisce “Casa Bartimeo”, un nuovo simbolo di accoglienza e solidarietà per i più fragili della città, nel cuore di Napoli, che verrà inaugurata oggi alle 17.30. Per il porporato “la povertà non è solo una questione di risorse materiali, ma riguarda anche il diritto ad una vita dignitosa, ad essere accolti e ascoltati, a ricostruire legami sociali e a ricevere cure mediche”. Casa Bartimeo nasce, si legge in una nota dell’arcidiocesi, come un “polo della Carità”, destinato a rispondere a molteplici necessità che vanno oltre la mera sopravvivenza materiale. La prima opera segno del Giubileo della Speranza realizzata grazie al supporto di Fondazione Con il Sud, Fondazione Grimaldi, Fondazione San Gennaro, la Provincia napoletana dei Frati minori e l’Arciconfraternita dei Pellegrini. In questo spazio, infatti, verranno accolti giovani adulti in situazione di fragilità, donne e nuclei familiari in emergenza, e sarà offerto un ampio ventaglio di servizi, tra cui il Centro di ascolto diocesano, il poliambulatorio solidale, supporto psicologico e consulenza legale per migranti. La sua missione è quella di restituire autonomia e dignità, dando risposte concrete a chi è in cerca di aiuto. In occasione dell’inaugurazione, che vedrà la partecipazione dello scrittore Erri De Luca, che terrà una lectio dal titolo “Giubileo. Libertà, restituzione e riscatto”, e del maestro Lello Esposito, che contribuirà con il suo progetto artistico “Quadreria Sociale” per abbellire gli spazi del centro, Casa Bartimeo si aprirà al pubblico per far conoscere la sua struttura e i servizi offerti.