Domenica 26 gennaio i ragazzi dell’Azione Cattolica (Ac) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della pace: un corteo festoso e colorato che attraverserà le strade del centro della Capitale, accompagnato dallo slogan “La Pace in azione!”. Nell’Anno Santo della Speranza questo tradizionale appuntamento, che si ripete da oltre 45 anni, è stato anche inserito fra gli eventi giubilari minori.
I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’Acr invitano i loro amici delle parrocchie, delle scuole e di associazioni e gruppi a testimoniare il grande desiderio di pace per le strade di Roma. La Carovana della pace, inoltre, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari impegnandosi, sin dalle loro attività parrocchiali, in due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica italiana che, tramite la vendita di calamite a simboleggiare il tenere insieme i pezzi e creare legami e connessioni, andrà a sostenere le attività di Libera nel progetto “Amunì”, rivolto a giovani sottoposti a procedimenti penali, impegnati in percorsi di riparazione e rinascita. La seconda iniziativa è invece sul territorio cittadino: le offerte raccolte verranno devolute alla campagna “Housing sociale, Don Roberto Sardelli”, promossa dalla Caritas diocesana, volta a contrastare l’emergenza abitativa e a sostenere quanti vivono condizioni di disagio sociale-economico.
Le attività della giornata cominceranno alle 8 presso la chiesa Nuova di Santa Maria in Vallicella dove alle 8.30, dopo aver ricevuto il saluto del cardinale vicario Baldo Reina, si celebrerà la messa presieduta da don Alfredo Tedesco, assistente diocesano Acr e direttore della Pastorale giovanile di Roma. Al termine della celebrazione i partecipanti, passando fra giochi e scenografie, formeranno un allegro e colorato corteo fino a San Pietro. Nel settore riservato si attenderà il Santo Padre con giochi e animazione dal palco e si pregherà l’Angelus al termine del quale due ragazzi leggeranno un messaggio di pace a Papa Francesco e – idealmente – al mondo intero. Al termine dell’Angelus, ci si raccoglierà in preghiera e si compirà il Giubileo attraversando la Porta Santa.