Beni culturali: Roma, al Museo del Corso la Crocifissione bianca di Marc Chagall per la prima volta accessibile anche al pubblico con disabilità visive e uditive

La Crocifissione bianca di Marc Chagall esposta fino al 27 gennaio al Museo del Corso – Polo museale, a Roma, sarà per la prima volta accessibile anche al pubblico con disabilità visive e uditive. Accanto all’originale, sarà infatti presente da oggi un’installazione tattile, parlante e in lingua dei segni – frutto di un lavoro interdisciplinare di diversi mesi – pensata per rendere fruibile l’opera a un pubblico sempre più ampio.
Un’iniziativa fortemente voluta da Fondazione Roma. L’opera è stata presentata oggi. Dopo i saluti istituzionali del presidente di Fondazione Roma, Franco Parasassi, e la lettera di saluto di Alessandra Locatelli, ministra per le disabilità, sono intervenuti: don Alessio Geretti, curatore degli eventi d’arte del Giubileo, suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei, Dino Angelaccio e Odette Mbuyi, progettisti, Gabriella Cetorelli, esperta di accessibilità siti Unesco presso il Ministero della Cultura, Camilla Capitani, del Mac (Movimento apostolico ciechi), e Miriam Mandosi, dell’Ens (Ente nazionale sordi).
“Questo progetto riflette l’impegno di Fondazione Roma nel promuovere l’inclusività anche in ambito artistico, per consentire esperienze culturali adatte a qualsiasi tipo di disabilità fisica o sensoriale – ha evidenziato Parasassi -. In quest’ottica, stiamo lavorando per ampliare il numero di opere accessibili per rendere le visite guidate fruibili da tutte le persone”.
Locatelli, nella lettera di saluto, ha elogiato l’iniziativa come un passo importante verso l’integrazione di tutte le persone nelle esperienze culturali.
Don Geretti ha enfatizzato l’importanza di un’arte che parli a tutti, senza barriere, e che contribuisca alla costruzione di una società più equa e solidale. I progettisti Angelacci e Mbuyi hanno illustrato le modalità innovative di fruizione dell’opera, che integrano soluzioni multimediali e tecnologie avanzate per garantire l’accesso alla cultura a tutti. Grazie a un sistema che combina elementi tattili, audio, sottotitoli e traduzione in lingua dei segni, l’esperienza culturale avvicina a un pubblico diversificato alla fruizione dell’opera d’arte. Cetorelli ha parlato delle sfide e delle soluzioni legate all’accessibilità nel mondo dell’arte, mentre Capitani e Mandosi hanno portato l’esperienza diretta delle persone con disabilità, sottolineando l’importanza di iniziative come questa nel garantire una fruizione culturale veramente universale.

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