Colombia: Governo ed Eln firmano primo punto dell’accordo di pace, sulla partecipazione sociale e sul coinvolgimento delle vittime

Proprio nel momento di massima tensione e incertezza, il dialogo tra il Governo colombiano e la guerriglia dell’Eln, in corso a Caracas (con un ruolo attivo di osservatrice da parte della Chiesa colombiana) ha prodotto il suo primo frutto, con la firma su un primo punto, relativo alla partecipazione sociale. Nei giorni precedenti alla riapertura del tavolo di dialogo, si era respirata una forte tensione, per la decisione dell’Eln di porre fine alla sospensione dei sequestri a scopo estorsivo. Poi, sabato, il primo risultato “solido” di questo dialogo, una prima firma “definitiva”, anche se solo su uno dei punti sui quali si sta discutendo.
“Sappiamo che la pace non si costruisce con l’oblio e l’impunità, e che la voce delle vittime è fondamentale per questo processo e per la legittimità degli accordi”, si legge in un comunicato, in riferimento al punto concordato sulla partecipazione sociale.
“Ci impegniamo a preparare e realizzare un incontro in cui le vittime del conflitto armato, della violenza socio-politica e strutturale, dei territori e delle popolazioni, presentino proposte per arricchire il processo di pace”, aggiungono Governo ed Eln. In questo contesto, venerdì è avvenuto un incontro con le organizzazioni delle vittime.
Pablo Beltrán, capo della delegazione guerrigliera, ha dichiarato durante l’annuncio che il primo punto “cerca una grande alleanza sociale e politica, che si muove verso un grande accordo nazionale”.
La firma del primo punto dei sei è il principale passo avanti nell’intero ciclo di negoziati, che è ripreso all’inizio di aprile in Venezuela e ha attraversato momenti di grande fragilità.

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