Custodia del Creato: santuario di Caravaggio, in mattinata il flashmob #salviamoilsuolo

Gli spazi esterni del santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio, nella Bergamasca, ospiteranno nella mattinata di oggi, sabato 20 aprile, la manifestazione promossa dal coordinamento “Salviamo il suolo”, che rappresenta un gruppo di associazioni, circoli, comitati e gruppi di cittadini uniti per la salvaguardia del suolo. “L’obiettivo – si legge in una articolo di TeleRadio Cremona Cittanova rilanciato sul sito web della diocesi lombarda – è quello di porre attenzione sulla necessità di salvaguardare il suolo e di proporre un documento che illustri i criteri guida per una riforma della legge sul consumo di suolo e la logistica”. Dopo quella di questa mattina un’analoga iniziativa si terrà anche nel Bresciano, al Parco delle Cave. L’appuntamento odierno prevede alle 10.30 il fashmob durante il quale verranno fornite ai presenti informazioni in merito alla questione delle logistiche e del consumo di suolo e sarà organizzata una raccolta firme per accompagnare il documento che illustra i criteri per la riforma alla legge regionale. L’evento vedrà la partecipazione anche degli Uffici di Pastorale sociale delle diocesi di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Milano e dei circoli Acli provinciali.
“In Italia si consumano al secondo 2,4 mq di suolo”, sottolineano gli organizzatori, rilevando anche come “l’ecosistema suolo risulta indispensabile strumento per la mitigazione climatica, richiesta dall’innalzamento delle temperature globali”. “Nella maggior parte dei casi – viene osservato – anziché sfruttare le molte aree cementificate dismesse, si sacrificano terreni agricoli all’impermeabilizzazione”. “Sarà un giornata per invitare la politica a riappropriarsi della centralità che le compete”, ha precisato Paolo Falbo, docente del Dipartimento di Economia e managament dell’Università di Brescia e e presidente del Circolo Legambiente Serio-Oglio. “Il bene più prezioso che l’umanità possiede – ha aggiunto – è la fertilità del suolo, che ci regala il cibo e la bellezza della nostra terra. Questa spoliazione, realizzata un pezzetto per volta, avvallata sindaco dopo sindaco, senza regia e senza alcun senso del limite, deve interrompersi”.
Ricordando che “il 26 maggio 2023, in occasione dell’anniversario dell’apparizione della Vergine alla giovane Giannetta, Santa Maria del Fonte è stato ufficialmente riconosciuto come ‘Santuario regionale della Lombardia’”, Eugenio Bignardi, incaricato per la Pastorale sociale e del Lavoro e referente dei gruppi Laudato si’ delle zone pastorali della diocesi di Cremona, ha denunciato che “questo patrimonio religioso, artistico, ambientale e paesaggistico è minacciato da progetti speculativi”. “Recentemente – ha continuato – il santuario è stato insignito dello Scudo Blu, simbolo individuato dalla convenzione de L’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitti armati. Ora servirebbe uno ‘scudo verde’, per proteggerlo, insieme al suo territorio, dalla speculazione edilizia”. “Come diocesi – ha concluso Bignardi – stiamo seguendo con interesse le iniziative che stanno sviluppandosi sul territorio, anche in vista della costituzione di un comitato per difendere questo patrimonio dal progetto di urbanizzazione. Riteniamo importante che la popolazione sia adeguatamente informata”.

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