Diocesi: San Benedetto, ieri mons. Bresciani ha incontrato gli operatori sanitari dell’ospedale Madonna del Soccorso. “Fondamentale il vostro modo di vivere la relazione con il paziente”

“L’ospedale viene costruito per i pazienti, non per i sanitari. Il vostro modo di vivere la relazione con il paziente è fondamentale. È importante che creiate una comunità solidale, che sappia farsi prossima a chiunque venga a contatto con voi, che sia pronta professionalmente ed umanamente. Anche quando questo costa fatica, anche quando avremmo tutte le ragioni essere arrabbiati o delusi o stanchi”. Lo ha affermato ieri il vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, mons. Carlo Bresciani, incontrando il personale sanitario ed amministrativo dell’Ospedale Madonna del Soccorso. Un’occasione che, come viene sottolineato oggi sul settimanale diocesano “L’Ancora” online, fa seguito alla visita ai malati fatta nei giorni scorsi.
“Al centro del nostro agire deve esserci sempre la persona”, ha ammonito il vescovo: “A maggior ragione qui in ospedale, un luogo in cui avete a che fare con la malattia, la sofferenza, la fragilità”. Osservando che “le situazioni che ci troviamo a vivere non sempre possiamo cambiarle”, mons. Bresciani ha invitato a pensare “a una persona che ha un tumore: non possiamo farci nulla. Ma il modo in cui io mi relaziono a quella persona e al suo problema può cambiare la situazione: avvicinarmi al paziente con delicatezza o in maniera scontrosa può fare la differenza; mostrare pazienza anziché stanchezza può fare la differenza; fermarsi ad ascoltare e dire una parola di speranza anziché andare di fretta può fare la differenza”.
Alla mattinata, nel corso della quale è stata celebrata la messa presso la cappella dell’ospedale, ha partecipato anche il cappellano padre Silvano Nicoli. “Ringrazio il vescovo per la sua presenza in questi giorni – ha affermato prima di congedare i presenti –. Camminare nei reparti ed incontrare tutti è stato molto importante. Credo che abbiano gradito tutti: medici, infermieri, ma soprattutto i malati”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa