Diocesi: Caritas Savona-Noli, tra i progetti un Festival dedicato ai giovani, l’accoglienza dei rifugiati e il sostegno allo studio

(foto: Caritas Savona-Noli)

Tanti i progetti messi in campo per il 2024 dala Caritas della diocesi di Savona-Noli. “Un grande progetto riguarderà i giovani ed è legato all’8xmille Cei – spiega Marco Berbaldi, presidente della Fondazione ComunitàServizi, che gestisce i servizi caritativi diocesani, intervistato sul settimanale diocesano ‘Il Letimbro’ –. Il primo passo riguarderà gli studenti dai 16 ai 19 anni delle classi quarte degli istituti superiori di Savona e Finale Ligure (almeno 25 classi, circa 500 alunni) in virtù di un accordo sottoscritto con l’Ufficio scolastico regionale territoriale”. Le sedi di progetto saranno le classi degli istituti secondari di secondo grado; si terranno incontri di sensibilizzazione al dialogo come strumento per favorire l’amicizia sociale. “La nostra è diventata una società che si basa sui social media e superpolarizzata – aggiunge – Proporremo agli studenti un’alternativa, una riflessione sul dialogo, incontrandoli nelle scuole in collaborazione con la Pastorale giovanile e l’Ufficio scolastico ligure”. Successivamente “organizzeremo un Festival del dialogo – prosegue Berbaldi –. L’evento sarà progettato e implementato con i giovani durante il processo progettuale”. “Immaginiamo una rassegna strutturata attraverso diverse forme di coinvolgimento della cittadinanza: dal seminario divulgativo al flash mob, dal cortometraggio alla rassegna cinematografica ad hoc, dal concerto allo spettacolo teatrale – continua il presidente della fondazione –. L’altro progetto dedicato ai giovani è la ‘Scuola che sogniAmo’, ovvero un’azione di sostegno agli studenti stranieri delle scuole medie in collaborazione con gli uffici Missioni e Migrazioni e Pastorale Scolastica. Attualmente stiamo preparando i volontari per aiutare i ragazzi nello studio”.
Per quanto riguarda il tema immigrazione per il secondo anno si svolgerà il progetto “Accoglienza che cura” sulla tematica dell’abitare, finanziato dalla Compagnia San Paolo. “Si tratta di un’azione sociale per la casa: vogliamo creare un tramite tra domanda e offerta abitativa inizialmente per i cittadini stranieri e poi per tutti – precisa Berbaldi –. Un altro progetto è rendere più facile e accessibili i servizi del welfare per stranieri. Spesso questi servizi sono incomprensibili per carenza di mediatori. Ci stiamo impegnando per carte dei servizi tradotte in lingua e per organizzare, in collaborazione con l’ASL, strumenti e gruppi di lavoro, oltre ad uno sportello di accesso pubblico e privato per stranieri”. Nel 2024 si impegneranno inoltre nell’accoglienza dei corridoi umanitari dei nuclei familiari provenienti dall’Afghanistan nelle comunità di Albisola e Finale Ligure. Sarà ristrutturata la sede di via Mistrangelo a Savona in collaborazione con il Comune e gli enti locali grazie ai fondi del Pnrr per realizzare dieci minialloggi per l’accoglienza dei senza dimora nell’ambito del progetto ‘Housing first’ (‘Prima la casa’). Gli alloggi saranno pronti alla fine del 2024.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori