Siria: Msf chiede alle Nazioni Unite il rinnovo della risoluzione che consente l’ingresso degli aiuti da cui dipendono milioni di persone

Medici senza frontiere (Msf) chiede al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di rinnovare la risoluzione transfrontaliera (UNSCR 2672) che garantisce la fornitura di aiuti umanitari in Siria nord-occidentale. Al fine di assicurare alla popolazione una fornitura continua di aiuti salvavita sono necessari canali di accesso all’area più estesi e sostenibili con ogni mezzo possibile e attraverso tutti i punti di attraversamento possibili. “L’imminente voto del 10 luglio, data in cui il Consiglio di Sicurezza voterà per l’estensione della risoluzione transfrontaliera, rappresenta un momento fondamentale per la Siria nord-occidentale. È scoraggiante vedere che l’accesso della popolazione agli aiuti umanitari sia rimasto invischiato in negoziati politici” afferma Sebastien Gay, capomissione di Msf in Siria. “L’incapacità di garantire una soluzione regolare e sostenibile per la fornitura degli aiuti mette a rischio la vita e la salute delle persone”. Il devastante terremoto che ha colpito la Siria nord-occidentale lo scorso 6 febbraio ha portato alla luce una situazione umanitaria già difficile e mostrato le fragilità e le mancanze nella capacità di portare aiuti umanitari nella regione. Insieme ad altre organizzazioni Msf ha più volte sottolineato che il numero limitato di canali attraverso i quali possono passare gli aiuti umanitari compromette la capacità di rispondere alle emergenze. Il terremoto ha dimostrato la necessità di diversificare i canali umanitari e di garantirne la sostenibilità a lungo termine. Con un accesso adeguato all’area, si sarebbero potute evitare molte morti legate al terremoto. “Se la risoluzione transfrontaliera non venisse rinnovata e non venisse creato un accesso sostenibile agli aiuti umanitari in Siria nord-occidentale, si avrebbero conseguenze disastrose sulla salute fisica e mentale della popolazione – precisa Msf -. Nel corso degli anni, il meccanismo transfrontaliero ha subito notevoli battute d’arresto, tra cui la riduzione dei valichi autorizzati da quattro a uno e la riduzione della durata di validità del rinnovo da un anno a sei mesi”. Un mancato rinnovo limiterebbe la capacità di Msf e di altre organizzazioni di fornire assistenza salvavita alla popolazione in Siria nord-occidentale.

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