Diocesi: mons. Battaglia (Napoli), a ragazzi oratorio “preghiamo un Padre Nostro per la fine della guerra” in Ucraina

“Pensando alla pace e facendo mio l’invito di Papa Francesco a pregare per la pace, desidero farvi dono di una preghiera, un Padre Nostro per la fine della guerra. Ve lo consegno come impegno per questo tempo. Lo consegno a tutti voi perché possiate pregarlo insieme tra voi, con le vostre famiglie e con le comunità parrocchiali di cui fate parte. Ve lo consegno perché la pace possa diventare il desiderio condiviso di tutta la nostra Chiesa diocesana. Ve lo consegno perché la nostra preghiera possa essere quella lampada che tiene accesa la speranza che ogni guerra può davvero avere fine”. Lo afferma l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, in un messaggio per gli oratori, i campiscuola e le attività estive.
Nel Padre Nostro per la fine della guerra, il presule scrive: “Padre nostro, che sei in Ucraina, sia santificato il tuo nome! Lo santifichino le schiere degli innocenti immolati da Bakhmut a Kherson, Santifichino loro il tuo nome oltraggiato dalle bombe! Venga il tuo regno a sconfiggere ogni impero terreno: contro le manie di onnipotenza degli uomini basti il trono della tua croce. Venga il tuo regno, Signore, mite agnello che sconfiggi i draghi di questo mondo! Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra! Che la terra diventi cielo, che giustizia e pace si incontrino! Cessi, Signore, il sopruso del forte sul debole, la minaccia del potente contro il povero”.
Mons. Battaglia prosegue: “Sia fatta la tua volontà, una volontà che è libertà contro ogni dittatura, che è pace contro ogni guerra! Dacci oggi il nostro pane quotidiano, quel pane impastato dal grano dei campi dorati dell’ucraina libera, un pane che non sia intriso di sangue, ma che abbia di nuovo il sapore di casa, un pane giusto, pane del lavoratore e non dell’occupante. Dacci di questo pane ogni giorno, Signore! Perdonaci più di quanto noi non perdoniamo gli altri e affrettati a liberarci dal male. Perché solo quando il male sarà cessato, giustizia e pace regneranno sovrane e allora, Signore, continueremo a predicare il vangelo del tuo amore”.
L’arcivescovo aggiunge: “Perdonaci se non siamo stati capaci di arginare l’attacco del potente contro il debole, dell’ingiusto contro il povero. Perdonaci l’ingiustizia che genera la guerra! Perdona anche la nostra incapacità di perdono! Non abbandonarci al rancore e alla vendetta! Non abbandonare le vittime della guerra, di ogni guerra! Non abbandonare i figli smarriti, quelli che mai più faranno ritorno, non abbandonare le loro famiglie lacerate dal dolore! Non abbandonarli, ti preghiamo, non abbandonarli! Liberali dal male! Da ogni male!”.

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